Di cosa parla il libro Il riflusso della marea di Robert Louis Stevenson
I protagonisti del libro Il riflusso della marea di Stevenson, sono tre uomini visibilmente segnati dal loro destino, da un decadimento che li condiziona fino a spingerli all’autocommiserazione, al crollo definitivo.
Un ex impiegato, un ex scrivano e un ex capitano di marina che ubriachi riescono a provocare il naufragio di una nave. Tre uomini falliti: un vigliacco, un farabutto e un incapace che puntano tutte le loro aspettative su un cargo che dovrebbe cambiargli la vita e arricchirli.
Anche ne Il riflusso della marea Stevenson pone l’accento su una visione rivoluzionaria per l’epoca: gli uomini non sono solo buoni o cattivi. Dentro ogni individuo ci sono delle componenti che, attraverso la contrapposizione, garantiscono una sorta di equilibrio e quindi la sopravvivenza.
È inoltre evidente che quando il male prende il sopravvento, il crollo è inevitabile, così come la discesa agli inferi, ed è come se i personaggi delle storie di Stevenson si infliggesse da soli la propria pena.
Non manca nel romanzo Il riflusso della marea la contrapposizione fra la bellezza di una realtà che si mostra ancora intatta e la corruzione morale degli individui, una corruzione che sembra inattaccabile, poiché parte predominante dell’uomo civilizzato.
Stevenson nel romanzo Il riflusso della marea sembra anticipare uno stile narrativo moderno che si realizzerà concretamente nel Novecento. Precorre i tempi, diventa più diretto nelle sue descrizioni, dando immagini tangibili degli ambienti in cui si realizzano le storie e riuscendo a trasmettere la sensazione di decadenza morale dell’uomo.