Trama, recensione e commento libro Il sentiero dei figli orfani di Giovanni Capurso
Nel romanzo Il sentiero dei figli orfani di Giovanni Capurso il lettore viene proiettato in due viaggi. Uno interiore, che vede la crescita di Savino, ragazzo che deve affrontare la sua adolescenza durante gli anni Novanta.
L’altro viaggio è all’interno di un paese della Lucani, San Fele, che in qualche modo ci ricorda Matera. Strade arroccate, case addossate e vie che ci riportano alla mente la forma tipica del presepe.
Trama libro Il sentiero dei figli orfani di Giovanni Capurso
Savino affronta i cambiamenti del corpo, del carattere e della mente in questo luogo abitato da poche persone. Ci racconta della sua famiglia, di un’estate particolare in cui la perdita della nonna lo mette dinanzi alla crudeltà dell’esistenza. Nella stessa estate però incontra anche il suo primo amore. Ci parla delle lunghe giornate trascorse con l’amico Radu, meglio conosciuto come Anguilla, del suoi sentimenti contrastanti e dei problemi che si incontrano lungo il percorso.
I personaggi de Il sentiero dei figli orfani sono tutti narrati con grande intensità e in modo particolareggiato, soprattutto per quanto riguarda il carattere e il modo di reagire. Un padre malinconico, una madre docile che dà equilibrio e stabilità. Un fratello con cui farsi la “guerra”, uno zio da cui Savino ha assorbito molto l’aspetto controverso dell’affrontare la vita.
I momenti raccontati diventano ricordi sempre più limpidi. Ricordi di un uomo che è emigrato, che ha lasciato la sua terra che lo ha reso orfano, luogo che poi ritrova da adulto quando decide di tornare. I ricordi danno consapevolezza, il giovane diventa grande dopo aver affrontato se stesso, le sue debolezze, le incomprensioni e la verità.
Commento libro di Giovanni Capurso
Il sentiero dei figli orfani di Giovanni Capurso è un viaggio interiore alla scoperta di sé. Un libro intriso di malinconia, di amore puro, di pensieri che ruotano intorno alla concretezza della vita.
Leggendo questo romanzo si scopre una parte di sé che chi è adulto ha forse abbandonato. Quella legata ai giochi all’aperto, le corse per le strade, gli amici che sembrano per sempre, le feste di paese, gli amori che danno il fremito.
Per quanto la storia raccontata da Giovanni Capurso sia personale, intrisa di aneddoti che riguardano solo il protagonista, in fondo ci sono talmente tanti sentimenti condivisibili che il lettore si potrà ritrovare tra queste pagine.
Il romanzo Il sentiero dei figli orfani ha un linguaggio che scorre e al contempo ha qualcosa di poetico al suo interno. Qualcosa che dà il ritmo giusto alla narrazione, dandoci la consistenza dei ricordi. Questo libro ci ricorda quali siano stati i nostri sogni, quale il senso di libertà provato da giovani, quanto abbiamo creduto in un futuro migliore e soprattutto ci fa essere ben ancorati alle nostre radici.