Ci sembra obbligatorio parlare in queste pagine del fumettista Michele Rech, conosciuto con il nome di Zerocalcare, e dei suoi libri. Zerocalcare è un ragazzo romano che negli ultimi mesi sta facendo molto discutere di sé e non passa inosservato.
Ma quali sono i motivi di tanta notorietà e clamore? Vediamo un po’…
Zerocalcare è diventato un caso editoriale, dopo anni di lavoro e dopo aver collaborato con varie testate nazionali, che ne hanno apprezzato soprattutto l’umorismo intelligente e graffiante del suo tratto.
Dopo essere stato spinto da Makkox, un disegnatore satirico, ad aprire un blog per i suoi fumetti e a scrivere una storia alla settimana, Zerocalcare ha preso il volo. Tutti gli appassionati hanno cominciato a condividere i suoi post e a parlarne in rete.
I libri di Zerocalcare
Nel 2012 ha pubblicato una raccolta di storie dal titolo “La profezia dell’armadillo” che gli ha dato modo di essere conosciuto anche da chi non ama i fumetti. Ha suscitato subito interesse con le sue storie in controtendenza, tanto che l’attore Valerio Mastandrea, colpito dalle sue capacità, ha deciso di far diventare la sua opera un film che dirigerà presto.
Pubblica successivamente il suo primo romanzo dal titolo “Un polpo alla gola”, una sorta di autobiografia. Oggi a distanza di qualche anno Zerocalcare ha pubblicato la sua quinta graphic novel “Dimentica il mio nome” in cui è presente ancora molto di personale e in cui l’autore fonde realtà e finzione narrativa.
Al centro di questa storia, al di là delle vicende narrate, troviamo la paura, che sembra essere affrontata da Zerocalcare fino a ora minacciato dalle ombre del passato e dalle sue angosce.
I fumetti che diventano libri
Un fumettista d’eccellenza, insomma Zerocalcare, che è riuscito nell’impresa di trovare una collocazione nella letteratura italiana con le sue graphic novel, fino a ora snobbate da chi è sempre stato attratto dalle classiche storie narrate nei libri dai nostri autori.
Successo che però Zerocalcare non sembra riuscire a vivere fino in fondo, o per meglio dire non si capacita ancora di come sia diventato così popolare e pensa che a breve tutto questo parlare di lui finirà.