Di cosa parla “Il tempo è un dio breve” di Mariapia Veladiano
Mariapia Veladiano già conosciuta per “La vita accanto” libro con cui nel 2010 si è aggiudicata il Premio Calvino e classificata seconda al Premio Strega 2011, torna a far parlare di sé con “Il tempo è un dio breve”.
Ildegarda ripercorre la sua vita partendo dal passato per arrivare a comprendere ciò che vive nel presente. Viene lasciata dal marito nonostante il suo amore, ma lui è distrutto interiormente. Vi è un’unica luce nella sua vita da quel momento in poi: il figlio. Quando la morte sembra posare gli occhi sul bambino, la donna non può fare altro che pensare all’oscurità della vita: il male, la paura, le perdite. Possibile che esista tutto questo e che non si possa combattere, evitare?
La protagonista del romanzo “Il tempo è un dio breve” cerca la salvezza nella fede, nella bellezza che ha intorno, provando a guardare quel Dio che sembra essere, come gli tutti gli altri, inerme dinanzi al dolore.
Il libro riesce a mostrare con la giusta intensità il volto vero del dolore, la paura di non riuscire a fare tutto quello che una mamma può per suo figlio, temendo il peggio e provando a capire cosa spinga Dio a mostrarci così forte un dolore. “Il tempo è un dio breve” è soprattutto un dialogo interiore per comprendere il male e sfidarlo, con la necessità di credere in un potere divino che sembra non ascoltare e che finisci quasi per odiare.