Di cosa parla “Il torto del soldato” di Erri De Luca
Lo scrittore napoletano Erri De Luca presenta un altro lavoro intenso “Il torto del soldato”, un libro breve, composto di poche parole mirate, che nascondono significati importanti.
La protagonista del libro “Il torto del soldato” è una ragazza, la figlia di un criminale di guerra che guarda ai fatti con distacco essendone però permeata fino in fondo e decide di prendersi cura del padre, colui che fino a poco tempo prima credeva fosse suo nonno. L’uomo ha un passato ingombrante che lo segue ovunque.
L’individuo è ossessionato da una colpa, sa che il torto del soldato è quello di perdere la guerra, perché la vittoria giustifica tutto a differenza della sconfitta. Mentre la ragazza è convinta che il torto del soldato sia quello di aver obbedito.
Commento libro
Le vicende narrate nel libro “Il torto del soldato” spiegano la stessa storia ma da punti di vista differenti. Quello del padre che si sente continuamente braccato, ma non prova colpa per gli atti compiuti avendo eseguito degli ordini, e quello della figlia che vive ogni cosa come fosse una conseguenza da accettare, ma allo stesso tempo crede che il padre sia responsabile delle sue azioni.
L’aspetto interessante del romanzo di Erri De Luca è il ruolo che riveste nel libro la kabbalà ebraica. I numeri e le lettere si confondono e sembrano mostrare come tutto fosse già scritto: la persecuzione degli ebrei, la sconfitta dei nazisti…
L’uomo durante lo studio delle parole e delle lettere trova una corrispondenza tra il termine fine e vendetta che lo conducono alla verità.
Ne “Il torto del soldato” ci sono molte cose che restano in sospensione. E’ come se lo scrittore De Luca volesse lasciare al lettore la possibilità di ritrovare un significato per sé al di là della storia narrata. Il libro tocca temi delicati, ma lo scrittore li affronta come sempre con poeticità e delicatezza.
Libro da leggere di De Luca: “I pesci non chiudono gli occhi”.