Trama e recensione del libro Il viaggio dell’anima persa di Alberto Prandi
Alberto Prandi definisce così la poesia nel suo libro Il viaggio dell’anima persa: “La poesia o quel che scrivo serve a me, mi libera l’anima, e lascia correre il mio soffio vitale verso il destino in serenità. Non so se chi mi legge provi o abbia mai provato le stesse sensazioni descritte in questo libro, se così fosse, io raggiungo uno scopo, quello di condividere le emozioni, e la certezza che queste non siano solo mie.”
Nella raccolta di poesie Il viaggio dell’anima persa il poeta va alla ricerca di certezze in questa vita travagliata e mostra tute le sue inquietudini e smarrimenti.
I punti fermi sono gli affetti, il padre adorato, i luoghi, il borgo medievale in cui è nato e dove è tornato a vivere, i sentimenti, l’amore e l’amicizia.
Il tempo invece è narrato come vano per cui il passato non conta, è trascorso nel bene e nel male, e si dimentica in fretta. Il futuro non esiste, è un presente imperfetto, quel che vale è il presente ma che noi viviamo in maniera imperfetta.
Alberto Prandi con una ricerca stilistica dal gusto antico e un uso particolare e personale di versi a rima a volte baciata a volte alternata, crea una poesia moderna che scuote l’anima. E la sua dedizione agli studi di letteratura italiana, dei classici e in particolar modo del sommo poeta Dante gli hanno ispirato una poesia intensa sull’importanza del sapere vivo, a testimonianza che non solo la bellezza salverà il mondo ma anche il sapere profondo.
Per il poeta un nodo che entra attraverso la mente, percorre il cuore sincero, piega il ginocchio, gonfia la gola, affanna il respiro, vuota lo stomaco e soprattutto ti riempie di gioia.
La vena poetica di Prandi è autentica, profondamente metaforica, assorta in meditazioni filosofiche e metafisiche che creano atmosfere melanconiche ma mai tristi perché proprio gli stati d’animo, i pensieri fugaci, le riflessioni, i luoghi, le passioni sono ciò che rendono gioiosa la nostra vita.
Leggendo la raccolta Il viaggio dell’anima persa, pubblicata da Kimerik, si ha quasi l’impressione di trovare un pezzo della propria anima esposto, compreso e, in un certo qual modo, condiviso.
Recensione scritta da Milena Privitera