La redazione del sito Recensione Libro.it intervista la scrittrice emergente Alessandra Maltoni autrice del libro “La chiesa della cipolla a due passi da Dante”
Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro “La chiesa della cipolla a due passi da Dante”, cosa diresti?
Il senso è che ciò che si semina nel tempo si raccoglie. Un architettura e una tipologia costruttiva conservata nel tempo, porta grazie ad una buona persona come padre Torello un input sulle parole riflessioni, altruismo, comprensione, riconoscenza. La bellezza è visibile agli occhi, solo se si ha umanità.
Da dove nasce l’ispirazione per questo libro e come ti sei documentata per scriverlo?
L’ispirazione nasce da mia nonna, volevo per suoi cento anni qualcosa d’importante per lei: San Giovanni Battista. In passato, ho studiato anche molta architettura per formazione e feci anche il rilievo e lo studio della Pieve di Campiano per sostenere un esame, la dualità costruttiva di San Giovanni Battista, mi affascina da tempo. Nel libro sono contenute le fonti scritte: libri, articoli, il sito dei beni culturali, una tesi. Ho parlato anche con diversi parrocchiani disponibili e affezionati ai ricordi.
Sappiamo che il libro è un omaggio a tua nonna, ci puoi raccontare qualcosa di lei e del suo rapporto con Padre Torello?
Certo, era un rapporto di grande stima, fiducia e comprensione, Padre Torello scelse il nome di mia madre e fu la prima persona a vederla quando nacque. Mia nonna mi ha sempre parlato di lui come di una gran buona persona e fin da piccola, mi ha sempre portato sulla sua tomba per accendere un cero e rendergli omaggio.
Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?
Vorrei che comprendessero che il rispetto è un valore importante nella vita e deve sempre essere biunivoco. Le azioni generose possono raccogliere i frutti della gratitudine anche a distanza di anni. Vorrei lasciare in loro speranza in mondo più benevolo e ricco di sentimenti, più apertura mentale.
Cosa hai provato durante la scrittura di questo libro?
Emozione, stupore e gratitudine per Padre Torello.
Quanto la fede ha avuto un ruolo nell’ideazione di quest’opera?
La fede di mia nonna è stata determinante, le sono molto affezionata.
C’è qualcosa che avresti voluto aggiungere all’opera, quando l’hai letta in seguito alla pubblicazione?
Nelle curiosità la burla di Jacopo Landoni legata alle campane, è raccontata da Olindo Guerrini in Brandelli. Il Carmelitano Giovanni Battista Rossi al quale fu dedicata la piazza vicino la chiesa, fu lui a promuovere i restauri. Nel libro non sono citati alcuni fatti di sangue come l’episodio della fiera del 1879 dove fu ucciso il parroco Don Graziani, altri per sfuggire ad un pazzo si nascosero dentro la chiesa. Mancano dei ringraziamenti a: Loris Savini e al giornalista storico Franco Gabici per la disponibilità.
Se Alessandra Maltoni dovesse utilizzare tre aggettivi per definire “La chiesa della cipolla a due passi da Dante”, quali userebbe?
Bellezza, speranza, luminoso.
Perché credi si debba leggere il tuo libro?
Per curiosità per meditare sui riflessi del passato nel presente.
Quali sono i prossimi progetti di Alessandra Maltoni? Puoi anticiparci qualcosa?
Sì, uscirà una mia silloge spazi di parole, ho progetti scientifici.