Intervista alle scrittrici Alessia Lopis e Emma Carrubba
1. Dovendo riassumere in poche righe il senso del libro Broken lights, cosa direste?
Diremmo che è aperto a più possibilità e che la gente può trarne diverse conclusioni. Il nostro obiettivo, scrivendolo, non era quello di dargli un “senso”, quanto piuttosto mettere il lettore davanti all’evidenza che spesso non esiste una netta distinzione tra scelte giuste e scelte sbagliate: non è tutto o bianco o nero, ma ci sono tante sfumature in mezzo poiché ognuno vede le stesse situazioni in modo diverso.
2. Da dove nasce l’ispirazione che vi ha portato a scrivere un romanzo fantascientifico a quattro mani?
Durante la nostra amicizia abbiamo sempre condiviso la passione per la lettura e il genere fantascientifico è sempre stato quello ad affascinarci maggiormente. Inizialmente scrivere Broken Lights era un modo per lasciare libero sfogo alla nostra fantasia e il fatto che ci venisse così facile ci ha spinto a portare avanti questo progetto.
3. Da quali elementi siete partite per scrivere la storia?
Prima ancora di iniziare la scrittura vera e propria abbiamo scelto quale sarebbe stata l’ambientazione e creato i personaggi, ognuno con la propria personalità e il proprio passato. Fatto questo siamo passate a strutturare una trama generale da cui ha preso forma Broken Lights.
4. Cosa vorreste che il lettore riuscisse a comprendere leggendo il libro?
Ci piacerebbe che il lettore cogliesse la diversità di ognuno di noi. Ci piacerebbe che ognuno si fermasse un attimo a riflettere a quanto spesso incaselliamo la realtà in categorie universali, mentre la realtà è ben diversa: ognuno ha la sua personalità, il suo punto di vista, il suo passato, e ognuno di questi aspetti fa in modo che nessuno possa mai essere del tutto obiettivo, e che ogni comportamento e decisione non dipende da nient’altro se non da questo.
5. Se Alessia Lopis e Emma Carrubba dovessero utilizzare tre aggettivi per definire Broken lights, quali userebbero?
Disinibito, in quanto non ci siamo fatte alcuno scrupolo a dire ciò che volevamo esprimere e che non vi è paura della diversità; anticonformista, in quanto non pensiamo si conformi agli stereotipi comuni ed è il più possibile privo di pregiudizi; introspettivo, poiché, tramite i monologhi interni dei protagonisti, ci siamo impegnate il più possibile a spiegare le ragioni di ognuna delle loro azioni.
6. Perché credete si debba leggere il vostro libro?
Crediamo sia una buona lettura per coloro che, come noi, sono appassionati del genere. È ricco di elementi e non c’è solo azione, ma anche un pizzico di giallo e di romance.
7. Avete nuovi progetti insieme? State scrivendo un nuovo libro? Potete anticiparci qualcosa?
Abbiamo intenzione di scrivere un seguito di Broken Lights. Nei nostri progetti la saga dovrebbe includere tre libri e sappiamo già come la storia dovrebbe finire. Abbiamo già una trama generale per il secondo e possiamo anticiparvi che ci sarà molta più azione che nel primo libro, e forse anche qualche battaglia spaziale. Non vediamo l’ora di ricominciare a scrivere.
8. Qual è il romanzo che avete letto e vi ha più colpite emotivamente in quest’ultimo anno?
Un libro che abbiamo letto entrambe e ci è piaciuto molto quest’anno è stato “Gemina” di Amy Kaufman e Jay Kristoff. È intrigante e colpisce molto in quanto spicca per il suo stile particolare e la struttura innovativa.
9. Quale libro non consigliereste mai a nessuno?
Poiché scegliamo sempre con molta attenzione i libri da leggere e siamo sicure di quello che potrebbe piacerci non ci è ancora capitato di leggere un libro che ci sia facile sconsigliare. Personalmente un libro che entrambe non leggeremmo è “Cinquanta sfumature di grigio”, anche se ovviamente, non avendolo letto, non abbiamo la presunzione di dare giudizi.
10. Adesso è arrivato il momento per porvi da sole una domanda che nessuno vi ha mai fatto, ma a cui avreste sempre voluto rispondere…
Quali sono le nostre ambizioni e dove vogliamo arrivare? Speriamo di poter continuare, anche in futuro, a scrivere insieme, portare avanti numerose idee che già abbiamo e che ci entusiasmano molto. Vorremo riuscire a far sì che la scrittura diventi più di un semplice hobby.