La redazione del sito Recensione Libro.it intervista la scrittrice Angela Freschi autrice del libro Quel lungo velo di seta
1. Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro Quel lungo velo di seta, cosa diresti?
Il mio protagonista, superstite dello Tsunami del 26 dicembre del 2004, per recuperare la sua identità perduta e con essa la sua vita, affronta insieme ad un monaco di un piccolo tempio di campagna, un percorso buddhista, dunque un percorso d’amore. Molto, ma molto in sintesi, il senso del mio libro è che l’amore è il motore di tutto, la forza della vita.
2. Da dove nasce l’ispirazione per questo libro che racconta della perdita di identità in seguito allo tsunami in Thailandia e la ricerca di se stessi?
L’ispirazione per questo libro nasce in Thailandia nei giorni post-tsunami. Mi trovavo là con una mia amica quando ci fu la catastrofe e per un puro caso del destino, un caso molto fortunato, decidemmo di trattenerci un giorno di più a Bangkok e di non prendere l’aereo che, al mattino presto del 26 dicembre 2004, avrebbe dovuto portarci a Phuket. Avendo visto con i miei occhi gli effetti del post-tragedia e con la consapevolezza di aver scampato quella che fu definita l’”Apocalisse del terzo millennio”, decisi che un giorno avrei scritto qualcosa a proposito.
3. Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?
Sono passati sedici anni dallo Tsunami del 26 dicembre 2004 che, nel sud-est asiatico, ha provocato la morte di centinaia di migliaia di persone. Intere famiglie in vacanza sono state distrutte, gente e villaggi locali spazzati via dall’onda, legami interrotti, spezzati. Ho dedicato il mio libro alle vittime dell’onda e vorrei innanzitutto che leggendolo, i miei lettori rivolgessero loro un pensiero. Vorrei che quella tragedia immane non fosse dimenticata, ecco. Tuttavia, vorrei anche lasciare ai miei lettori il segno della bella storia d’amore tra i miei protagonisti e messaggi di forza, rinascita e fiducia nel futuro.
4. C’è qualcosa che Angela Freschi avrebbe voluto aggiungere al libro, quando lo ha letto dopo la pubblicazione?
No, non c’è niente che avrei voluto aggiungere al mio libro dopo la pubblicazione.
5. Se dovessi utilizzare tre aggettivi per definire Quel lungo velo di seta, quali useresti?
Emozionante – doloroso – amorevole.
6. Perché credi si debba leggere il tuo libro?
Credo che si debba leggere il mio libro, perché esso, sullo sfondo di una catastrofe apocalittica come quella del Tsunami in Thailandia, offre al lettore una storia d’amore che si porta un messaggio di rinascita e di speranza. Inoltre, esso offre la compagnia di vari personaggi, tutti diversi tra loro e con caratteristiche particolari. Non ultimo, il mio monaco buddhista Kisa Gotami ha un messaggio per i miei lettori, ma questo devono scoprirlo loro leggendo il mio romanzo!
7. Angela Freschi ha nuovi progetti? Stai scrivendo un nuovo libro? Puoi anticiparci qualcosa?
Sì, certo. Sto scrivendo il mio quarto romanzo. Stavolta porterò i miei lettori in alta quota, sulle nostre montagne, le bellissime Alpi. Allo stesso tempo, sto cercando di dare una nuova immagine al mio romanzo d’esordio con una nuova casa editrice ed una nuova copertina.
8. Qual è il romanzo che hai letto e ti ha più colpito emotivamente in quest’ultimo anno?
Sarebbero più di uno, ma se devo scegliere dico “Splendore” di Margaret Mazzantini.
9. Quale libro non consiglieresti mai a nessuno?
Nessuno. Non sono nessuno per giudicare il lavoro degli altri. Siamo tanti a coltivare questo sogno di scrittura e credo che tutti cerchiamo di dare il massimo per trasmettere qualcosa e intrattenere piacevolmente il lettore. I lettori pescano in questo mare infinito di libri secondo il proprio gusto e i generi che amano. Pur essendoci libri che non mi sono piaciuti per niente, non me la sento di denigrare le opere degli altri, né di fare cattiva pubblicità a nessuno.
10. Adesso è arrivato il momento per porti da sola una domanda che nessuno ti ha mai fatto, ma a cui avresti sempre voluto rispondere…
Qual è il significato più vero che tu, Angela, dai all’eventuale successo del tuo libro? Se devo dare una risposta, credo che essa sia comune a tutti coloro che amano scrivere. E’ il piacere di sapere che ho coinvolto il lettore in modo positivo. Nel mio caso, facendogli assaporare qualche attimo di poesia e facendogli sentire quanto sia essenziale in questa nostra vita, il sentimento dell’amore e del rispetto. Facendo riflettere il lettore fino a riconoscere che siamo immersi in un’energia misteriosa; che c’è molto di più del tangibile e che niente è come sembra.