Intervista ad Anna Rovai
1. Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro Il cielo oltre il tunnel cosa diresti?
Il senso è quello di potere aiutare persone che soffrono di questi disturbi non sempre capiti da molti.
2. Da dove nasce l’ispirazione per questo libro autobiografico che invita il lettore a riflettere sulla vita?
Nasce da uno sfogo personale, poi ho pensato di farlo pubblicare.
3. Quanto può essere essenziale l’amore e la cura da parte delle persone care per aiutare a venire fuori da un dolore insopportabile e da una crisi che sembra non avere fine, secondo Anna Rovai?
E’ sicuramente indispensabile trovare una persona che creda in te e soprattutto non giudichi questi problemi veramente subdoli. Io ho trovato un uomo che oggi è mio marito il quale mi ama fino dall’inizio per come sono, questo è molto importante per provare ad uscire dal “tunnel”. Io mi sento già fortunata.
4. Cosa vorresti che il lettore riuscisse a comprendere leggendo il libro?
Capire la vera sofferenza anche se non fisica ma psichica.
5. Se dovessi utilizzare tre aggettivi per definire libro, quali useresti?
Reale, vissuto, inaspettato.
6. Perché credi che si debba leggere Il cielo oltre il tunnel?
Per fare capire che certi disturbi non sono considerati come quelli fisici.
Da dove nasce la passione per la scrittura?
Sinceramente per me è la prima volta, mi sto appassionando veramente, la scrittura è un modo molto personale di interpretarla che quello che scrivi “lo senti una tua creatura”.
7. Hai nuovi progetti in vista? Stai scrivendo un nuovo libro? Puoi anticiparci qualcosa?
Sì, in realtà ho in mente già un progetto, posso solo dire che è già nella mia mente e ho iniziato a scriverlo…….non posso dire di più……
8. Qual è il romanzo che ha “rivoluzionato” la tua vita conducendoti alla scrittura?
Voglio essere sincera non sono mai stata un amante della lettura, questo mio manoscritto contribuirà a farmi cambiare idea.
9. Quale libro non consiglieresti mai a nessuno?
I libri dell’orrore.
10. Adesso è arrivato il momento per porti da sola una domanda che nessuno ti ha mai fatto, ma a cui avresti sempre voluto rispondere…
Come si fa a capire certi problemi di salute non fisici?
Spero di essere stata chiara e grazie per l’intervista.