La redazione del sito libri Recensione Libro.it intervista lo scrittore Davide Camoni autore di Delitto a Magrignana
1. Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro Delitto a Magrignana, cosa diresti?
Il racconto è basato in parte sulla descrizione della località di Magrignana, paese dell’Appennino Modenese, e dei suoi abitanti, vissuti in epoca passata; il tutto mescolato nell’atmosfera di un giallo che vede come protagonista un ex poliziotto con i suoi dubbi, le sue paure, i suoi ricordi. Il personaggio del commissario Corrado Simoni è lontano anni luce dalla figura dell’investigatore invincibile, donnaiolo, sempre sicuro di sé.
2. Da dove nasce l’ispirazione per questo libro pieno di tensione narrativa?
L’idea di scrivere un racconto ambientato nei luoghi dell’Appennino Tosco – Emiliano è sempre stato presente nei miei progetti. Sono paesi che si stanno spegnendo per l’abbandono dei giovani che non trovano lavoro, purtroppo è il solito discorso comune a molte parti d’Italia. Questo libro è il mio piccolo contributo per far conoscere questi posti fantastici e invogliare la gente di pianura a valorizzarli, acquistando ruderi e a restaurarli. La sera, special modo in autunno e inverno, l’atmosfera è carica di fascino, di mistero, l’ideale per ambientare un giallo.
3. Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?
Spero di aver trasmesso il sentimento che accompagnava la vita della gente che popolava quelle montagne: la fratellanza, la solidarietà, il rispetto per il prossimo erano valori che si tramandavano tra le generazioni. Il tutto immesso in una vicenda dai contorni da romanzo giallo con il suo bravo omicidio al centro.
4. C’è qualcosa che avresti voluto aggiungere al libro, quando lo hai letto dopo la pubblicazione?
No, prima di pubblicare un racconto lo limo e rileggo parecchie volte, sono molto meticoloso. Dopo ho avuto il fondato timore di aver toccato maldestramente tasti sensibili, descrivendo in maniera distorta condizioni di vita e paesaggi. Io non sono nato da quelle parti, quando ci torno mi considero sempre un ospite. Sembra che a tutt’oggi il giudizio delle persone che vi abitano sia positivo. Questa rimane la soddisfazione più grande, oltre naturalmente al successo che il racconto in sé sta avendo tra i lettori.
5. Se Davide Camoni dovesse utilizzare tre aggettivi per definire Delitto a Magrignana, quali userebbe?
Passo la penna ai lettori che hanno scritto le recensioni e quelli che mi hanno contattato personalmente (in fondo ad ogni mio racconto lascio sempre il mio indirizzo e-mail): piacevole, scorrevole, coinvolgente.
6. Perché credi si debba leggere il tuo libro?
È un racconto che evoca il passato, descrive in alcuni passaggi la vita durissima delle popolazioni di montagna. Credo che parecchie persone leggendo queste pagine si ritroveranno a rivivere un tempo ormai trascorso. Per ultimo, ma non meno importante, per gli amanti del giallo la suspense è assicurata fino alla fine con notevoli colpi di scena.
7. Davide Camoni ha nuovi progetti? Stai scrivendo un nuovo libro? Puoi anticiparci qualcosa?
Progetti un’infinità, che si dissolvono come la nebbia al mattino. Quelli che sopravvivono diventano libri: a fine primavera uscirà il terzo libro che vede come protagonista Corrado Simoni, il titolo è già stato definito e sarà CARICO DA UNDICI. Spero che ottenga lo stesso successo di quest’ultimo. Poi, verso fine anno, un racconto che avrà come figure centrali un anziano professore di filosofia e un angelo buono ma parecchio distratto. Ogni tanto mi concedo delle pause dallo scrivere libri gialli.
8. Qual è il romanzo che hai letto e ti ha più colpito emotivamente in quest’ultimo anno?
Sono diversi, io leggo moltissimo. Non disdegno di ripescare vecchi libri come Seta di Baricco, poi Crichton con Next, Buzzati con Il Deserto dei tartari (riletto per la terza volta). Tutti i libri ti lasciano un segno, o quasi tutti, ma questo lo capisci già a metà: a te la scelta se continuare o meno.
9. Quale libro non consiglieresti mai a nessuno?
Domanda difficile, mi riparo dietro la frase fatta: “Ogni libro vale la pena di essere letto”, anche se devo ammettere che qualche racconto portato alle stelle dalla critica, parlo di autori famosi, ho fatto veramente fatica ad arrivare all’ultima pagina.
10. Adesso è arrivato il momento per porti da solo una domanda che nessuno ti ha mai fatto, ma a cui Davide Camoni avrebbe sempre voluto rispondere…
È una domanda che sorge spontanea ma credo che non mi venga mai rivolta per rispetto… dell’età che porto: “Perché hai iniziato solo ora a pubblicare i tuoi racconti”. La risposta è semplice, forse deluderà qualcuno… come le nespole si devono raccogliere al tempo giusto, per tutte le cose della vita si deve cogliere l’attimo, il prima o il dopo causano disastri. Era arrivato il mio momento, proprio come le nespole, frutti dolcissimi, ma se presi al tempo sbagliato sono immangiabili.