La redazione del sito Recensione Libro.it intervista lo scrittore Davide Lazzeri autore del libro L’ultimo segreto di Paganini
1. Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro L’ultimo segreto di Paganini, cosa diresti?
Un intrigo fluido, ricco di argomenti trattati che riesce ad appassionare anche i non addetti ai lavori conducendoli, attraverso un’appassionante biografia di Paganini ed una trama moderna ben congegnata, ad un finale inaspettato.
Risvegliando la passione per la musica del violinista maledetto, il romanzo mette in risalto i legami più oscuri ed arcani tra musica, medicina, fisica quantistica e controllo della mente e disvela elegantemente il male che si annida nel cuore dell’uomo. Sorprendentemente, il lettore nella post fazione troverà riscontro dettagliato della realtà dei numerosi argomenti storico-scientifici toccati nel romanzo.
2. Da dove nasce l’ispirazione per questo thriller storico così ben strutturato?
La trama del mio primo romanzo è un mix di esperienze personali (chirurgia rigenerativa), passione (musica classica, Paganini in particolare), formazione universitaria (musicoterapia e fisica), lettura (nazismo). In generale credo che un libro sia sempre un insieme di momenti di vita vissuta, sogni, traumi e speranze conditi in maniera sapiente e accattivante per il lettore.
3. Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?
Nel romanzo affronto numerosi temi oltre alla vita di Paganini. La trama che ho costruito è sicuramente complicata nel dover coniugare musicoterapia, medicina, storia e fisica quantistica con Paganini. I lettori, oltre a percepire la buona riuscita dell’intreccio degli eventi in sé corredati da un finale a sorpresa, saranno soddisfatti delle conoscenze acquisite relative ad un discreto numero di argomenti. I più attenti che cattureranno appieno tutte le sfumature del romanzo e ne sapranno apprezzare le modalità con cui sono state sapientemente presentate e mescolate; soprattutto l’attività di ricerca che c’è stata a monte.
4. C’è qualcosa che Davide Lazzeri avrebbe voluto aggiungere al libro, quando lo ha letto dopo la pubblicazione?
Dal punto di vista narrativo direi di no. Il mio sogno sarebbe stato poter aggiungere al libro un dvd con tutti i brani di Paganini per far immergere il lettore nell’atmosfera in cui mi sono calato mentre scrivevo il libro.
5. Se Davide Lazzeri dovesse utilizzare tre aggettivi per definire L’ultimo segreto di Paganini, quali userebbe?
Spietato, sorprendente, realistico
6. Perché credi si debba leggere il tuo libro?
Dopo la lettura di centinaia di thriller storici ed aver approfondito le ricerche leggendo numerosi saggi storici e scientifici e altrettanti articoli scientifici su musicoterapia e fisica quantistica ho deciso che era giunta l’ora di scrivere una trama che mi desse la possibilità di esporre in maniera “leggera” tutte le conoscenze accumulate negli anni. Reputo la narrativa, troppe volte sottostimata, un utile mezzo per divulgare in maniera chiara e divertente concetti e argomenti troppe volte complicati da seguire nella saggistica. La mia sfida è stata costruire un libro seguendo rigore scientifico e ritmo narrativo appositamente mescolati che fosse accessibile a tutti i lettori.
7. Qual è il romanzo che hai letto e ti ha più colpito emotivamente in quest’ultimo anno?
In realtà sono due. I segreti dell’anatomista di Jordi Llobregat e La dama di Barcellona di Daniel Sanchez Pardos. Due trame nel campo medico attraverso le quali i due autori descrivono in maniera sopraffina i personaggi e le atmosfere cupe e misteriose della Barcellona della seconda metà del 1800.
8. Quale libro non consiglieresti mai a nessuno?
Qualunque libro, bello o brutto che sia, una volta letto è comunque un valore aggiunto alla crescita culturale del lettore.
9. Adesso è arrivato il momento per porti da solo una domanda che nessuno ti ha mai fatto, ma a cui avresti sempre voluto rispondere…
Ne è valsa la pena? La fatica, il tempo e le risorse fisiche impiegate per portare a termine un progetto del genere sono stati davvero tanti. È il mio primo romanzo e penso che saranno i lettori a farmi capire se ne è valsa la pena. Ogni singola recensione sarà per me una fonte critica di cui essere soddisfatto se positiva, o da cui trarre suggerimenti se negativa.