1.Per iniziare… raccontaci qualcosa di te, qualcosa che vorresti che i nostri lettori sapessero prima di entrare in contatto con il libro che hai scritto.
La vita è un viaggio meraviglioso dentro se stessi ma devi volerlo cogliere. Con questa nuova opera cerco di distrarti dalle cose futili della realtà per condurti dentro una prospettiva nuova. Quando ero in Cile, nel Salar d’Atacama, osservavo il firmamento più importante al mondo. Quella osservazione mi ha condotto dentro la cosmogonia, la natura, che in seguito ho scoperto come sapienza di Dio. Comprendevo inconsciamente che appartenevo a qualcosa di più vasto che dovevo comprendere. A distanza di anni da quel momento, posso confermare di aver trovato l’eternità di Dio che appartiene a tutti. E’ stato un viaggio importante che mi ha fatto capire che Gesù compie un’ azione che nessuno può attuare: quando riesci a riconoscerla comprendi l’amore di Dio!
2.Dovendo riassumere in poche righe il senso delle tue poesie “Estasi nel firmamento” cosa diresti?
Le mie poesie cercano di descrivere la natura nella sua maestosità. Aspetti interiori dell’ essere umano e dell’esistenza che non conosci. Gesù come possibilità di salvezza.
3.I messaggi che lasci come scie nello scorrere delle pagine sono tanti. Quale vorresti che risaltasse maggiormente?
Dio è per tutti e non solo per i santi, i mistici, i carismatici. Devi cercarlo e Lui parlerà con te, trasformerà la tua vita in meglio. Ricordati che non conosci Dio e la Sua infinita misericordia. Devi cercarlo con affetto per comprenderlo e amarlo; ricordati che la creazione è un aspetto dell’eternità di Dio che puoi incontrare. Oggi sei vivo e un giorno smetterai di respirare, non lasciare che il nemico di Dio ti rubi l’anima e la vita. Osserva la natura perché non è materia-pensiero e, nel comprenderlo, potrai osservare quel miracolo che Dio ha preparato per te.
4.Cosa vorresti che il lettore riuscisse a comprendere leggendo il tuo libro? Quale significato non del tutto esplicito vorresti potesse cogliere?
Io cerco di portare l’invisibile (Dio) ad essere visibile, aspetti della creazione che non riesci a vedere, decifrare: La materia è pensiero, oggetti creati dall’uomo. La materia è limitata dal tempo, da determinate condizioni umane. Ci sono pilastri (il mondo) che noi manteniamo e che condizionano il nostro vissuto. Oltre questi pilastri entri dentro la creazione, dentro la misericordia di Dio. Fiorisce quell’intimità che ci viene descritta nell’ultima cena quando San Giovanni si appoggia a Gesù. E’ questo che vorrei che il lettore comprendesse leggendo la mia opera.
5.Leggendo questa raccolta di poesie si ha la sensazione di avere la chiave per avvicinarsi spiritualmente a Dio. Quale è stata la rivelazione più importante che ti ha messo in contatto con Dio?
A nove anni contemplavo la creazione, la vita che mi circonda. Inconsapevole quel giorno mi sono ritrovato in un prato ad osservare la creazione. Negli anni ho cercato Dio con impegno costante, cercando di essere fedele con me stesso. Tre anni fa Gesù mi è apparso dopo aver pregato, un momento veramente importante, dicendomi di viverlo come duemila anni fa. La poesia “Uomo ridente” descrive questa visione.
6.Qual è il romanzo che ha “rivoluzionato” la tua vita conducendoti alla scrittura?
Ho scritto la mia prima poesia a scuola, dovendo descrivere un uomo che per la prima volta portava gli occhiali. Questa poesia è stata letta davanti a tutta la classe, ritenuta la poesia più significativa. Questo momento mi ha reso cosciente di saper scrivere poesie. Più tardi ho compreso che avevo un metodo per comunicare e descrivere la vita e il proprio vissuto tramite la poesia. Comunicare alle persone qualcosa di vero. Non c’è un romanzo in particolare che mi ha dato gli spunti per scrivere; la vita mi ha dato spunti per scrivere. Ci sono però opere che hanno donato alla mia vita interiore slancio e bellezza. Da tre anni leggo solo la Bibbia.
7.Quale libro non consiglieresti mai a nessuno?
Libri che parlano di magia, esoterismo…
8.Adesso è arrivato il momento per porti da solo una domanda che nessuno ti ha mai fatto, ma a cui avresti sempre voluto rispondere…
Come possiamo trovare la vera libertà?
La libertà nasce quando vedi la verità e la comprendi. Per realizzarla non possiamo partire da noi stessi e dalla nostra mente perché è limitata dal tempo. Potresti pensare che la scienza o l’arte possono donarti la vera libertà ma sono solo aspetti dell’essere umano per esistere, interpretare la realtà o donare emozioni nuove. La nostra condiziona umana ci impone di vivere sul pianeta terra senza poter andare dove vogliamo nell’universo e questo è già un limite imposto dalla creazione.
La libertà inizia quando leggendo il vangelo (la buona novella) riconosci che Dio scende al tuo livello per condurti al suo. Gesù decide di nascere tra i poveri per farli uscire dalla schiavitù e dal peccato, per donare la luce della vita, la luce di Dio (Padre). Nell’esodo Dio fa uscire il suo popolo (noi tutti) dalla schiavitù del faraone (dal mondo). La libertà nasce quando comprendi la tua condizione di schiavo e trovi l’intima relazione col creatore. Questa intimità è la vera libertà, altrimenti è una libertà creata dalle mente che dura come gli oggetti che creiamo o dalle condizione economiche o sociologiche. Fermati e osserva con gentilezza ogni cosa e non guidare tu il viaggio ma lasciati guidare dal tuo cuore e Lui sarà lì con te.