1. Per iniziare… raccontaci qualcosa di te, qualcosa che vorresti che i nostri lettori sapessero prima di entrare in contatto con il libro che hai scritto.
Preferisco mi si “legga “ nei personaggi del libro. Non amo parlare di me.
2. Dovendo riassumere in poche righe il senso del libro “Apologia di Orgosolo” cosa diresti?
E’ una sorta di testamento mio, un poco fuori dalle righe: oggi tutti si scandalizzano dei misfatti, commessi dagli altri. Oggi tutti vorrebbero vedere i politici in galera…perché hanno preso le tangenti oppure sono mafiosi… ma c’è in molte persone una invidia così servile nei confronti dei tangentari…!che darebbero l’anima al diavolo per dare in sposa la propria figlia a uno di questi.
Oggi sembra sufficiente scandalizzarsi, parlare , sparare a ruota libera condanne…e poi? Basta mettere un “mi piace” su di un post per sentirsi partecipi della vita pubblica. Non è così. Libertà non è stare sopra un albero, o avere un’opinione . La libertà è partecipare (da Gaber). Ma con l’impegno. Io, tra le mie mille difficoltà del vivere quotidiano, che condivido con altri mille e forse più, ho dato il mio contributo con questo libro.
3. Nel tuo libro si parla della vita e di come sia diventata una parte di società. Parli di pregiudizi, tradimenti, incapacità della classe dirigente e politica. Hai preso ispirazione dalla realtà che viviamo?
Ho preso ispirazione dalla realtà di Ogni Tempo. Dalla storia , che ho studiato al Liceo, e ho capito , con un una sorta di volo pindarico, che le parole di Bob Dylan,
– “ E il vento ride forte, e nessuno riuscirà
a ingannare il suo destino , in Via della Povertà”-
Queste parole non erano solo una canzone ma il frutto di una profonda riflessione, valida per ogni tempo che si conosca, in tutta la storia, da che esiste l’essere umano.
4. Cosa vorresti che il lettore riuscisse a comprendere leggendo il libro? Quale significato non del tutto esplicito vorresti potesse cogliere?
Un libro non è una verità prefabbricata e pronta a essere sfruttata e fruita,,,,mi piacerebbe solo che almeno tre lettori ragionassero sui temi trattati e riflettendo si facessero una loro idea, intorno a questi temi.
5. Che cosa ha significato per te questo libro? Che visione hai ora, dopo aver scritto questa storia?
…che ho molti margini di miglioramento, che posso essere uno scrittore ..vero. Lo spero, dal prossimo libro; questo è il primo che scritto. E’ stato definito da un illustre professore e filosofo “opera di letteratura”, non una semplice storia. Questo mi aggrada, ma non mi soddisfa a pieno il mio primo libro
6. Quali sono i tuoi progetti futuri? Stai scrivendo un altro libro, oppure ti stai dedicando alla promozione di “Apologia di Orgosolo”?
No. Sto scrivendo, su un altro tema , sempre comunque impegnato e forte. Sono giunto quasi alla fine di una seconda opera.
7. Qual è il romanzo che ha “rivoluzionato” la tua vita conducendoti alla scrittura?
Boris Pasternak , “Il Dottor Zivago”.
8. Quale libro non consiglieresti mai a nessuno?
E’ molto soggettivo. Sconsiglio un libro scritto per speculare e fare soldi, nel senso solo quelli. Un libro, magari , che si limita a sfruttare il nome di un cantante, una modella , un calciatore, che però non hanno mai letto un libro. Nel mentre , il loro nome compare sulla copertina del libro, sulle pagine di riviste, giornali, quotidiani, a fini pubblicitari.
9. Adesso è arrivato il momento per porti da solo una domanda che nessuno ti ha mai fatto, ma a cui avresti sempre voluto rispondere…
D:Sei soddisfatto della tua vita?
R:Mi dispiacerebbe, anche se lo fossi. Non avrei più nulla da cercare. E da inseguire.