Intervista allo scrittore Francesco Roesler Franz autore dell’evento dedicato a Ettore Roesler Franz
Com’è nato questo evento culturale dedicato al pittore Ettore Roesler Franz?
È nato tutto per caso, nel senso che avevo conosciuto anni fa al Verano di Roma la dottoressa Rosalba Caruso, che in AMA è la responsabile della comunicazione e valorizzazione culturale dei cimiteri capitolini. In quell’occasione le regalai il mio libro intitolato La biografia romanzata sulla vita di Ettore Roesler Franz.
Lo scorso gennaio le ho inviato il link del mio documentario intitolato “ Ettore Roesler Franz e Roma Sparita “, che era stato da poco postato su YouTube. Dopo una settimana mi ha contattato dicendomi che le era molto piaciuto.
Come ha organizzato la manifestazione? Ci puoi raccontare il viaggio intrapreso dalla nascita alla sua realizzazione?
Nel mese di marzo la dottoressa Rosalba Caruso mi ha ricontattato e abbiamo fatto una lunga chiacchierata, in cui lei mi ha espresso il piacere di organizzare una commemorazione (durante la Settimana dei Cimiteri Storici Europei) presso la cappella della famiglia Roesler Franz dove è sepolto mio prozio Ettore, in cui io avrei dovuto tenere un discorso di
e a cui sarebbe seguita la proiezione del mio documentario all’interno della sala “Mater Admirabilis“.
Al che le proposi, poiché il mio documentario è dedicato non solo a mio prozio ma anche a Ettore Ferrari e a Ernesto Nathan, che sono stati tra i suoi migliori amici, il mio desiderio di allargare la commemorazione anche a Ferrari e a Nathan.
Successivamente lei ha anche incluso nella rosa dei nomi altri personaggi storici illustri di quel periodo: Alessandro Castellani, Nicolo’ Violi, Giuseppe Sacconi, Gaetano Koch e il poeta Carlo Alberto Camillo Salustri conosciuto come Trilussa.
Al che io ho proposto che la commemorazione davanti alla cappella avvenisse tramite un mio amico, il bravissimo attore Elio Crifo’ che avrebbe letto un brano tratto da un mio libro.
A metà maggio ci incontrammo al Verano per la prova generale del percorso e in quell’occasione la informai che avrei fatto fare la registrazione audiovisiva di questo evento curata da Alessandro Milo, che stimo molto.
Qual è l’obiettivo di questo evento?
Gli obiettivi sono molteplici e questo è anche il motivo per ho voluto la registrazione audiovisiva.
Perché oltre a ricordare la figura di mio prozio Ettore, dei suoi più cari amici e di alcuni personaggi storici di quel periodo post Risorgimentale, attraverso le inquadrature si rende anche omaggio a questo meraviglioso cimitero monumentale per coloro che non lo conoscessero.
Il filmato che ha registrato e montato Alessandro Milo, mi è molto piaciuto e con l’occasione lo vorrei ringraziare per essere anche tornato al cimitero il Verano per fare ulteriori registrazioni in maniera tale da migliorare la qualità. Alessandro Milo è un vero professionista.
Che riscontro ha ottenuto la commemorazione?
Ha registrato un ottimo riscontro. Durante le prove temevamo che il pubblico, essendo una giornata calda domenicale di giugno, non si sarebbe intrattenuto fino alla fine. Invece ci sbagliavamo essendo tutti rimasti fino al termine della proiezione a cui è seguito un fragoroso applauso che ha molto commosso sia me che Noemi Colitti, anch’essa presente, che ha curato il montaggio in maniera perfetta e composto la perfetta colonna sonora che si adatta alla perfezione a questo documentario. Sia il documentario che il filmato relativo a questa commemorazione al Verano hanno registrato un elevato numero di visualizzazioni e soprattutto continuo a ricevere tantissimi complimenti.
C’è stato un ospite alla manifestazione che ha ritenuto essenziale alla riuscita dell’evento?
Sicuramente Elio Crifo’, che è un bravissimo attore di cui apprezzo molto le sue fantastiche performance teatrali ( in particolare quelle splendide che ha recitato al teatro Quirino di Roma ) che ha letto il brano tratto da un mio libro di prossima pubblicazione intitolato “ La saga dei Roesler Franz dal 1700 al 1946 “ in maniera molto espressiva, che mi ha anche molto commosso.
Se dovesse raccontare in poche righe il valore delle opere del pittore Ettore Roesler Franz cosa diresti ?
Le opere di mio prozio sono dei capolavori in particolare le opere della serie Roma Sparita di proprietà del comune di Roma.
Ma sono soprattutto dei capolavori perché racchiudono come la Bibbia e la Divina Commedia quattro livelli di lettura.
Il primo livello è dato dalla rappresentazione pittorica perfetta sotto il profilo della tecnica ( con cui li ha dipinti in maniera egregia ) in considerazione delle difficoltà dell’acquerello e delle dimensioni di un metro per settanta centimetri.
Il secondo livello è la rappresentazione della realtà economica e sociale dipinta nei canoni della corrente del verismo di fine Ottocento.
Il terzo livello è importante per le variazioni dell’urbanistica di Roma dopo l’annessione al regno di Italia che ha comportato l’abbattimento dei quartieri medioevali e stravolto tutta l’urbanistica intorno al Tevere per la costruzione degli argini del fiume e dei lungoteveri.
Ma sicuramente il livello più importante è il quarto, quello esoterico.
Perché è importante far conoscere il valore dei quadri di Roma Sparita agli appassionati di arte ?
Perché sotto il profilo pittorico e storico questi quadri per l’Ottocento rivestono la stessa importanza che hanno quelli di Vanvitelli per il Settecento.
Ma come ho già scritto in precedenza questi quadri rivestono di notevole importanza non solo per la dimensione della raccolta formata da ben 120 quadri di grandi dimensioni ma soprattutto per i profondi significati simbolici nascosti, rappresentando senza dubbio la più importante raccolta di quadri a livello internazionale a carattere esoterico come si può apprendere dal mio libro intitolato Roma Esoterica.
Quali sono i prossimi passi per dare il giusto lustro alle opere di Ettore Roesler Franz?
Mi permetta di ricordare che fino a una ventina di anni fa la collezione dei quadri di Roma Sparita di proprietà del Comune di Roma era esposta in maniera permanente nel prestigioso museo di Roma nel bellissimo palazzo Braschi a piazza Navona.
Improvvisamente senza nessuno motivo sono stati spostati in un museo secondario, il museo di Roma in Trastevere.
Pertanto auspico che questa serie di quadri torni ad essere esposta in maniera permanente al museo di Roma a palazzo Braschi a piazza Navona o nei musei Capitolini.
In merito ai quadri di collezioni private mi auguro che possano essere esposti quanto prima in una mostra temporanea in un museo prestigioso come Castel Sant’Angelo o la galleria nazionale di Arte Moderna di Roma e a seguire a Tivoli a Villa d’Este e successivamente in mostre temporanee all’estero.
Per maggiori informazioni consultare il sito: Francesco Roesler Franz.