La redazione del sito Recensione Libro.it intervista la scrittrice Gabriella Romolini autrice del libro “Esercizi di scrittura – Storie a lieto fine”
Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro “Esercizi di scrittura – Storie a lieto fine”, cosa diresti?
Quando scrivevo non mi sono mai interrogata sul senso che volevo dare al libro.
Adesso che mi viene offerta la possibilità di rifletterci, credo che il senso più profondo possa essere la ricerca a considerare ogni giorno che ci troviamo a vivere, dal più buio al più raggiante, come un bene prezioso ed esclusivo.
Da dove nasce l’ispirazione che ti ha portato a raccogliere storie ed emozioni molto intime in questo libro?
Nasce dalla poesia che apre il libro: “A Stella”.
Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?
Questa è una domanda davvero difficile a cui dare una risposta, ogni lettore ha la propria sensibilità e la propria storia, ed ognuno di loro probabilmente potrà comprendere cose diverse.
Non lo so, ma se succederà ne sarò sfacciatamente orgogliosa.
C’è qualcosa che avresti voluto aggiungere al libro, quando lo hai letto dopo la pubblicazione?
Sì, un racconto che avrei intitolato: “Come ho speso 10 milioni di lire in ventiquattro ore”.
Se Gabriella Romolini dovesse utilizzare tre aggettivi per definire “Esercizi di scrittura – Storie a lieto fine”, quali userebbe?
Semplice, estroverso, sincero.
Perché credi si debba leggere il tuo libro?
Perché penso possa far sorridere ed emozionare.
Hai nuovi progetti? Stai scrivendo un nuovo libro? Puoi anticiparci qualcosa?
Sì, sto scrivendo un romanzo a cui vorrei dare il titolo “Amori in gondola”, per ora ne ho scritte una quarantina di pagine… e se son rose fioriranno!
Qual è il romanzo che hai letto e ti ha più colpito emotivamente in quest’ultimo periodo?
Ho riletto “Le notti bianche” di Dostoevskij.
Quale libro non consiglieresti mai a nessuno?
A questa domanda non so rispondere, posso solo dire che quando ho lasciato la lettura di un libro a metà, non è certo dipeso dall’autore che stavo leggendo, ma dalla mia scarsa propensione al sacrificio!
Adesso è arrivato il momento di porti una domanda a cui avresti sempre voluto rispondere ma che nessuno ti ha mai fatto…
Sei felice di scrivere? Sì, moltissimo!