La redazione del sito Recensione Libro.it intervista lo scrittore Gaetano Fabozzo autore del libro Trentenni
1. Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro Trentenni, cosa diresti?
Che potrebbe riassume la vita reale di chi lo legge.
2. Da dove nasce l’ispirazione per questo romanzo in cui si parla di giovani alle prese con i cambiamenti?
L’idea del romanzo è nata quando avevo 28 anni. Oggi ne ho 49. Volevo scrivere un libro sui giovani. All’inizio erano 3 uomini e una donna, ma gli amici e i ragazzi che frequentavo in quel periodo non mi donavano ispirazioni. Una sera, in una discoteca di Milano, ho conosciuto una ragazza che, triste per le sue disavventure, mi ha raccontato, tra un bicchiere e l’altro, la sua vita. Due ore. Cosi ho pensato: le donne si aprono meglio. Ispirano di più. Non conosco quella ragazza ma lei nel racconto è Paola.
3. Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?
Lasciare al lettore quel sospiro che resta appeso nell’aria per alcuni secondi dopo averlo letto. E poi dire a se stessi: lo regalerò alla mia/o migliore amica/o.
4. C’è qualcosa che Gaetano Fabozzo avrebbe voluto aggiungere al libro, quando lo ha letto dopo la pubblicazione?
Nulla, perché lo avrò riletto tante di quelle volte che mi sento un interprete secondario del racconto. Il papà dei quattro protagonisti che vive nell’ombra.
5. Se Gaetano Fabozzo dovesse utilizzare tre aggettivi per definire Trentenni, quali userebbe?
Femminile. Sensibile. Frizzante.
6. Perché credi si debba leggere il tuo libro?
Trentenni è un bel documentario di vita. In lui c’è racchiuso un qualcosa che ci appartiene e che custodiamo gelosamente.
Seconda parte intervista scrittore
7. Hai nuovi progetti? Stai scrivendo un nuovo libro? Puoi anticiparci qualcosa?
A marzo 2021 uscirà in libreria, distribuito dall’Armando Curcio Editore, il mio ultimo romanzo Cielo grigio tra mafia e potere. L’idea di questo romanzo è nata grazie al soggetto di Maurizio Del Greco che dal mio punto di vista è un gran frontman.
Una persona che fa della sua vita uno show: presentatore, speaker radiofonico, organizzatore di eventi, attore, regista, produttore e sceneggiatore. Grazie a questa sua innata qualità mi ha raccontato un prologo e un epilogo di una sua visione, diciamo il suo prossimo film. Grazie alla sua idea non ho fatto altro che riempire di parole quella sua visione sotto forma di romanzo.
8. Qual è il romanzo che hai letto e ti ha più colpito emotivamente in quest’ultimo anno?
In quest’anno sono stato impegnato con la stesura del mio ultimo romanzo, ma sto iniziando a leggere Il gioco del male di Angela Marsons.
9. Quale libro non consiglieresti mai a nessuno?
I libri vanno sempre consigliati. E come un vestito, dipende solo dai gusti.
10. Adesso è arrivato il momento per porti da solo una domanda che nessuno ti ha mai fatto, ma a cui avresti sempre voluto rispondere…
Dopo 10 romanzi ti senti un autore a tutti gli effetti? Dopo 10 romanzi pubblicati mi sento sempre me stesso. La mia vita scorre come ieri. Sarà che non mi sento ancora uno scrittore, attraverso un contatto con un pubblico, o il confronto con la critica. Quinti mi definiscono un uomo che calza con onore della scarpe di piombo e cemento.