1. Per iniziare… raccontaci qualcosa di te, qualcosa che vorresti che i nostri lettori sapessero prima di leggere “Gabbiani luminosi – Le donne fantasma di Mussolini”.
Sono una donna molto caparbia nel lavoro e purtroppo anche in amore.
Le grandi case editrici si rifiutano di leggere i nuovi autori, quindi io e i miei “Gabbiani luminosi” abbiamo dovuto lottare per far nascere questo libro.
2. Dovendo riassumere in poche righe il tuo libro cosa diresti?
“Gabbiani luminosi” è un libro sui sentimenti e le passioni. Non sempre si è capaci di comprenderli e viverli, il libro vuole offrire spunti di riflessione.
3. Nel tuo libro c’è un intreccio tra storie personali e quella che ha segnato l’Italia nel periodo fascista. Da dove nasce l’idea? E perché hai deciso di raccontare proprio quel momento lì?
Volevo raccontare la storia di Costanza, una donna ormai anziana che dialogando con la nipote, vuole cogliere il significato della vita che ha vissuto. Ogni personaggio va contestualizzato e quindi sono andata a ritroso nella storia, arrivando ai genitori di Costanza, vissuti nel periodo fascista. Di questo periodo storico ho parlato solo delle amanti del Duce, infatti una delle amanti di Mussolini era l’amica della madre di Costanza.
4. Quale messaggio rilevante vorresti che cogliessero i lettori di “Gabbiani luminosi – Le donne fantasma di Mussolini”?
Uno dei messaggi del libro è quello di non seguire l’esempio di Costanza, idealizzando l’amore, ma di vivere concretamente un sentimento. Un altro messaggio è quello di essere sinceri con sé stessi, che è la cosa più difficile, ma più proficua per l’evoluzione di una persona.
5. Per scrivere il tuo romanzo ti sei documentata sui fatti accaduti durante il Fascismo o avevi già tutte le informazioni necessarie?
Mi sono documentata, infatti le lettere delle amanti di Mussolini e del Duce sono autentiche.
6.Qual è il romanzo che ha “rivoluzionato” la tua vita conducendoti alla scrittura?
Il primo romanzo che ho amato è stato quello di Susanna Tamaro “Va dove ti porta il cuore”. Adoro tutti i libri di Isabel Allende e di Charlotte Link, Lesley Lokko, che sono le mi scrittrici preferite.
La passione per la scrittura l’ho sempre avuta, non nasce improvvisamente, è qualcosa che fa parte di te.
6. Quale libro non consiglieresti mai a nessuno?
Tutti quei libri che non offrono nulla al lettore. Il libro non deve solo impegnare il tempo, deve farti emozionare, farti riflettere, o donarti anche qualche frammento culturale.
Non capisco il vantaggio di leggere un libro riguardante solo il sesso. Mi sembra tempo perso, meglio la pratica che la teoria, in questo caso.
7. Adesso è arrivato il momento per porti da sola una domanda che nessuno ti ha mai fatto, ma a cui avresti sempre voluto rispondere…
Questa è la domanda tipica di Marzullo: “Si faccia una domanda e si dia una risposta”.
Mi farei questa domanda : C’è un aneddoto che ha accompagnato la scrittura del libro ?
Avevo finito di scrivere il romanzo, raccontando di tutte le amanti di Mussolini. Una notte sognai Rachele, la moglie di Mussolini molto irritata.
Mi ero dimenticata di raccontare la storia di Rachele, così il giorno seguente aggiunsi la parte su di lei.