Intervista a Maria Giacometti
1. Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro Bianca e Friedrich Una storia d’amore, di cannocchiali e fili d’erba cosa diresti?
Si tratta di un romanzo di formazione, che ha per protagonista la filosofia. I cannocchiali fanno riferimento alla rivoluzione scientifica del ‘600 e i fili d’erba alla filosofia di Leibniz.
2. Da dove nasce l’ispirazione per questo libro scritto utilizzando la favola per spiegare la filosofia?
E’ venuto così, molto naturalmente, senza un’idea o un progetto precedente.
3. Cosa vorresti che il lettore riuscisse a comprendere leggendo il libro?
Per prima cosa un po’ di filosofia e poi il libro contiene riflessioni in generale sulla vita, la morte, gli affetti, che spero facciano pensare e anche allietare.
4. Quanto è importante per la mente e per l’animo umano continuare a interrogarsi sulla vita e sui misteri dell’esistenza?
Credo che non facciamo altro, anche se inconsciamente, perché presi dalle nostre faccende quotidiane; ma l’uomo è un animale che si interroga su se stesso e sul senso della propria vita.
5. Se Maria Giacometti dovesse utilizzare tre aggettivi per definire il suo romanzo, quali userebbe?
Filosofico, intellettuale e piacevole.
6. Perché credi che si debba leggere il tuo libro?
Per le ragioni di sopra, perché spero che insegni qualcosa e soprattutto dia un po’ di felicità.
7. Da dove nasce la passione per la scrittura?
Da nessuna parte: il libro è nato in maniera contingente, la mia passione è per le storie, per tutti i tipi di storie.
8. Hai nuovi progetti in vista? Stai scrivendo un nuovo libro? Puoi anticiparci qualcosa?
Penso da tanto di scrivere un nuovo romanzo, che è tutto nella mia testa; prima o poi incomincerò. Si tratta di un giallo e in questo caso molto spazio viene dato alla musica.
9. Qual è il romanzo che ha “rivoluzionato” la tua vita conducendoti alla scrittura?
Tanti: i classici dell’800, inglesi, russi, francesi.