Recensione Libro.it intervista Maria Rosaria D’Uggento autrice del libro Le piume dell’oca

Curiosità e informazioni sulla scrittrice emergente Maria Rosaria D'Uggento.
Maria Rosaria D'Uggento
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Le piume dell'oca di D'UggeroIntervista alla scrittrice emergente Maria Rosaria D’Uggento

1. Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro Le piume dell’oca cosa diresti?

Avevo voglia di “resettare”, di pulire, di un po’ d’aria fresca, per essere diventata bulimica di parole. Penso che a un certo punto bisogna ricominciare a parlare sulle macerie delle nostre parole. Ho voluto scrivere qualcosa che fosse più simile ad una favola.

2. Da dove nasce l’idea che ti ha portato a scrivere un libro sul dolore e la rinascita?

Ho per caso ascoltato l’intervento di un noto critico d’arte in un dibattito televisivo: legittimava la violenza fatta su alcuni animali per scopi alimentari. Ho capito che la bellezza salverà il mondo (forse) ma non salverà gli animali. E non li salveranno neppure i Teologi e i Filosofi. Per questo io sto con l’oca Guendalina.

3. Da quali elementi sei partita per scrivere il romanzo?

Dalla convinzione che è la sofferenza che accomuna tutti gli esseri viventi.

4. Cosa vorresti che il lettore riuscisse a comprendere leggendo Le piume dell’oca?

Che anche nelle burrasche che ci colpiscono dobbiamo cogliere i segnali che presto il tempo si rasserenerà.

5. Se Maria Rosaria D’Uggento dovesse utilizzare tre aggettivi per definire il suo libro, quali userebbe?

Ingenuo. Innocente. Puro.

6. Perché credi che si debba leggere il tuo romanzo?

Perché contiene un messaggio d’amore.

7. Da dove nasce la passione per la scrittura?

Ho cominciato a sedici anni con la partecipazione a un concorso di una nota rivista femminile del tempo. Il mio scritto fu pubblicato e da allora non ho più smesso.

8. Hai nuovi progetti in vista? Stai scrivendo un nuovo libro? Puoi anticiparci qualcosa?

Ho appena concluso un saggio filosofico dal titolo <>. Leggo Spinoza, eccentrico rispetto al suo stesso tempo, in modo nuovo, credo, mettendo in relazione la concezione “funzionale” (ante litteram) della libertà di espressione del filosofo con quella dell’età della globalizzazione.

9. Qual è il romanzo che ha “rivoluzionato” la tua vita conducendoti alla scrittura?

L’Idiota di Dostoevskij.

10. Quale libro non consiglieresti mai a nessuno?

Ho difficoltà a rispondere a questa domanda, anche se sono convinta vi siano autori e libri sopravvalutati e alcuni pericolosi. Ma credo nell’anarchismo ermeneutico e quindi nel fatto che ognuno può cogliere di un autore quello che più lo aggrada, persino messaggi che mai l’autore avrebbe voluto fossero letti in quel modo. Una sorta di eterogenesi dei fini…

11. Adesso è arrivato il momento per porti da sola una domanda che nessuno ti ha mai fatto, ma a cui avresti sempre voluto rispondere…

Non scrivo per me, non solo. Mi piacerebbe che il lettore dicesse di me: è riuscita a dire in modo semplice e chiaro cose difficili o semplicemente problematiche.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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