Intervista a Mariateresa Fiumanò
1. Dovendo riassumere in poche righe il senso del libro Taormina Storia di una reincarnazione, cosa diresti?
Il libro descrive due vite di donna in due tempi diversi, la protagonista dei nostri tempi attraverso un percorso di ricerca materiale e mentale e ad una analisi critica degli errori commessi di colei che l’ha preceduta riesce a modificare il suo modo di essere. Naturalmente in senso migliorativo perché la reincarnazione dovrebbe offrire questa possibilità a chi ne gode il privilegio.
2. Da dove nasce l’ispirazione che ti ha spinto a scrivere un libro in cui si parla di déjà vu e reincarnazione, che porta a scoprire un passato nel corpo di una donna differente totalmente dalla protagonista?
Circa trenta anni io davanti a un’ antica villa di Taormina in decadenza ho avuto un fenomeno di déjà vu che mi ha portata a dire “Io questa villa la conosco e me la ricordo come era ai tempi dei suoi passati splendori…” Così ho iniziato a scrivere il romanzo a cui aggiungevo una nuova parte ogni anno che facevo ritorno in Sicilia.
3. Cosa vorresti che il lettore riuscisse a comprendere leggendo il libro? Quale segno vorresti lasciare in loro?
Vorrei che le persone comprendessero che nessun orientamento o comportamento nella vita è definitivo e che la felicità non dipende la fortuna o dalla casualità ma è una scelta che può essere messa in pratica.
4. Se Mariateresa Fiumanò dovesse utilizzare tre aggettivi per definire Taormina Storia di una reincarnazione, quali userebbe?
Intrigante, fantasioso, scorrevole.
5. Perché credi si debba leggere il tuo libro?
Perché è un libro che fa leva su una condizione che spinge gli uomini ad andare avanti con forza e determinazione: la speranza.
6. Hai nuovi progetti? Stai scrivendo un nuovo libro? Puoi anticiparci qualcosa?
Io in genere scrivo due libri in contemporanea per non annoiarmi, comunque i due che ho in lavorazione al momento sono “Io e il mio clone “ storia di una scienziata che si fa clonare e alleva il suo clone, che ignora la sua origine come una figlia. Il secondo “Che nessuno” parla di una donna egoista, energica e prepotente che dopo un ictus vede rovesciarsi la sua posizione di assoluta dominanza.
7. Qual è il romanzo che hai letto e ti ha più colpito emotivamente in quest’ultimo anno?
Il buddista riluttante di William Woollard non perché io sia diventata buddista ma perché come psichiatra ho constatato che il buddismo riesce ad aiutare diverse le persone in stato di grande difficoltà psicologica
8. Quale libro non consiglieresti mai?
Lettera a un bambino mai nato di Oriana Fallaci
9. Adesso è arrivato il momento per porti da sola una domanda che nessuno ti ha mai fatto, ma a cui avresti sempre voluto rispondere…
Perché tu che sei un medico psichiatra e neurologo hai deciso di fare anche la scrittrice di romanzi? Perché la scrittura è un mezzo terapeutico e liberatorio che io stesso applico ad alcuni miei pazienti… spesso si scrive ciò che non si ha mai il coraggio di esprimere a parole.