Intervista a Marinella Tumino
1. Dovendo riassumere in poche righe il senso della tua raccolta di racconti Trame d’inchiostro cosa diresti?
È un viaggio nel mondo delle emozioni in cui protagonista assoluta è la DONNA. Si tratta di donne (molte delle quali del Sud), di varia estrazione, con vissuti esperienziali diversi, ma che hanno la forza e il coraggio di vivere amori, delusioni, violenze, guardando avanti e procedendo sempre a testa alta. “Ci sono donne che sono vulcani attivi, energia e potenza che con il loro magma incandescente travolgono ogni cosa per poi cristallizzarsi in meravigliosa vita” (Da “Donne” in Trame d’inchiostro)
2. Da dove è nata l’ispirazione che ti ha spinto a scrivere questo libro così intenso e ricco di temi attuali?
Volevo creare un’intima fusione tra storie e protagoniste del passato con altre del presente per cogliere la bellezza nella semplicità di gesti, espressioni linguistiche, colori, sapori e confrontarle con quelle di un presente che è interamente proiettato al futuro.
3. Cosa vorresti che il lettore riuscisse a comprendere leggendo le tue storie? Quali significati non del tutto espliciti vorresti potesse cogliere nei tuoi racconti?
Vorrei che le mie pagine facessero riflettere sul fatto che nulla è scontato e che ognuno di noi può lottare per raggiungere e ambire a mete e sogni che possono sembrare lontani o irrealizzabili; vorrei, inoltre, che esse emozionassero toccando le corde dell’anima di chi legge.
4. Se dovessi utilizzare tre aggettivi per definire il tuo libro, quali useresti?
Attuale, passionale, emozionante.
5. Perché credi che si debbano leggere le storie che racconti?
Perché in molte di esse sono presenti dei valori che meritano assolutamente di essere custoditi e trasmessi.
6. Da dove nasce la passione per la scrittura?
Sicuramente è una passione nata sin da quando ero piccolissima (scrivevo brevi pensieri quando avevo appena imparato a scrivere!), ma solo negli ultimi anni mi ha letteralmente travolta. Ho scavato trincee di parole e ho capito che andavano organizzate e, poi, finalmente (!) proposte al pubblico di lettori. La scrittura è un’ottima cura quando si sta male, una compagna nei momenti di solitudine e una passione da condividere con chi ama leggere.
7. Hai nuovi progetti in vista? Stai scrivendo un nuovo romanzo o una raccolta di racconti? Puoi anticiparci qualcosa?
Ho finito un romanzo sul quale ho lavorato per circa un anno a cui ho dato il titolo Oltre il cielo di Istanbul. Al momento non posso anticiparvi nulla su di esso perché sta partecipando a un concorso nazionale per inediti. Recentemente mi sono data anche alla poesia che mi sta dando ampie soddisfazioni, infatti alcuni componimenti hanno vinto dei concorsi, sempre a livello nazionale. Inoltre, sto effettuando degli studi e delle ricerche approfondite su usi e costumi nella Ragusa (città in cui sono nata e dove vivo e a cui sono profondamente legata) della seconda metà dell’Ottocento perché vorrei creare una nuova storia ambientandola, appunto, in quel periodo e nella mia città. Chissà…
8. Qual è il romanzo che ha “rivoluzionato” la tua vita conducendoti alla scrittura?
Credo che oltre alla passione per la lettura, una buona dose di sensibilità e la cura dei particolari mi ha permesso di immettermi nel mondo magico della scrittura. Tre romanzi in modo specifico mi hanno molto affascinata. Si tratta di Un uomo di Oriana Fallaci, Venuto al mondo di Margaret Mazzantini e Il museo dell’innocenza di Othan Pamuk.
9. Quale libro non consiglieresti mai a nessuno?
Non ce n’è uno in particolare e poi ritengo che la scelta di un libro è sempre molto intima e personale.
10. Adesso è arrivato il momento per porti da sola una domanda che nessuno ti ha mai fatto, ma a cui avresti sempre voluto rispondere…
Ti piacerebbe essere l’autrice di un best seller? La risposta è ovviamente sì. Chiedo troppo?