1. Per iniziare… raccontaci qualcosa di te, qualcosa che vorresti che i nostri lettori sapessero prima di entrare in contatto con il libro che hai scritto.
Mi chiamo Mario Mauro, vivo ad Angri, provincia di Salerno, e sono uno studente universitario della facoltà di giurisprudenza. Fin da piccolo ho amato i romanzi di Stephen King e Dan Brown e penso siano stati loro a invogliarmi di scrivere il mio primo romanzo.
2. Dovendo riassumere in poche righe il senso del libro “Adam White e la vendetta del Primogenito” cosa diresti?
Ho scritto questo romanzo per discutere di tematiche molto profonde come la natura umana, la trasmigrazione dell’anima, la reincarnazione, soffermandomi, però, sul problema etico, sulla difficoltà di prendere scelte giuste, o per meglio dire, eticamente corrette, quando si è cresciuti purtroppo in una realtà difficile, proprio come quella del protagonista: Adam White.
3. Il tuo libro è ambientato nella città degli angeli e il protagonista per redimersi deve trovare il sacro bastone con cui Dio ha intrappolato il Primogenito, desideroso di ampliare il suo potere, in una prigione dimensionale. L’uomo è egoista e colpevole di voler accentrare il potere nelle sue mani a discapito degli altri?
Assolutamente sì, ed è proprio per questo motivo che l’uomo non sarà mai libero; sarà sempre vittima e prigioniero della bramosità di potere.
4. Chi potrà salvarci da questo caos che stiamo vivendo?
Questo non lo so a dire il vero ma posso affermare che non saranno di certo i politici a salvarci!
5. Cosa vorresti che il lettore riuscisse a comprendere leggendo il libro? Quale significato non del tutto esplicito vorresti potesse cogliere?
Il mio obiettivo era di raccontare un fantasy diverso dal solito, con l’introduzione di un protagonista che è tutt’altro il classico eroe che conosciamo, tormentato dalle conseguenze delle sue azioni e volenteroso di potersi redimere dai peccati del passato.
6. Da dove nasce l’idea di questa storia fantasy così intrigante?
L’idea è nata dopo aver letto una parte della Sacra Bibbia qualche anno fa.
7. Qual è il romanzo che ha “rivoluzionato” la tua vita conducendoti alla scrittura?
Il codice da Vinci
8. Quale libro non consiglieresti mai a nessuno?
Tutti quelli che vengono scritti al solo scopo di guadagnare!
9. Adesso è arrivato il momento per porti da solo una domanda che nessuno ti ha mai fatto, ma a cui avresti sempre voluto rispondere…
– E’ stato facile scrivere un romanzo?
– Non è stato difficile in quanto l’ho scritto con tanta passione; tuttavia non posso nemmeno affermare che sia stato facile in quanto mi ha tenuto impegnato per un anno e mezzo.