Mauro Lena: intervista scrittore

Intervista all'autore Mauro Lena.
Mauro Lena
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La redazione del sito Recensione Libro.it intervista lo scrittore Mauro Lena autore del libro Il senso di colpa

Il senso di colpa di Mauro Lena e Roberta Giulia Amidani1. Dovendo riassumere in poche righe il tuo libro Il senso di colpa, cosa diresti?

Narra la crescita forzata di una ragazza che scopre dentro di sé la forza per poter sopravvivere e assieme alle sue amiche sconfiggere il senso di colpa che l’ha intrappolata in un “buco” di disperazione a causa di un passato non suo.

2. Ci puoi raccontare come è nata questa storia?

Sono circa trentanni che io e mia moglie ci sfidiamo in un gioco mentale di storie e creatività. Di norma il weekend passeggiamo e all’inizio del percorso mia moglie inventa un rompicapo, talvolta paradossale, su cui devo costruire entro la fine del viaggio una storia (anche se breve) che rispetti i parametri dati e sia coerente. Di tante storie inventate, quelle più intriganti e belle diventano racconti ed alcune di questi diventano libri.

3. Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?

Come tutti autori di libri leggeri, sarei felice se il lettore potesse svagarsi qualche ora in compagnia di Sandra e appassionarsi alle sue vicende, talvolta crude, ma anche divertenti e ironiche. Ogni libro é una porta aperta verso la dimensione della fantasia che ci permette di svagarci per qualche tempo e non pensare alle tante brutture che vengono gridate sui quotidiani a dispetto delle tante altre buone notizie che di rado vengono da questi messe in risalto.

4. C’è qualcosa che avresti voluto aggiungere al libro, quando lo hai letto dopo la pubblicazione?

Come sai ogni libro prima della pubblicazione viene rivisto più volte e per necessità editoriali vengono tagliate parti al fine di rendere il romanzo più corto e più veloce. Alcune di queste spiegano meglio alcuni passaggi che ora sono marginali o solo accennati.

5. Se Mauro Lena dovesse utilizzare tre aggettivi per definire Il senso di colpa, quali userebbe?

Avvincente, appassionante e, nonostante tutto, positivo.

6. Perché credi si debba leggere il tuo libro?

Mi risulta difficile usare il verbo “dovere” nell’ambito di una lettura soprattutto se questa é un libro giallo frutto del lavoro mio e di Roberta. Preferirei che si usasse “avere il piacere di” o “avere voglia di” leggere il mio libro. In questa eccezione riporto i commenti dei molti lettori che all’unisono sono stati soddisfatti della lettura, dei personaggi e soprattutto della storia che avvolge e coinvolge.

Seconda parte intervista Mauro Lena

7. Hai in mente un’altra storia da scrivere? Hai già un altro libro nel cassetto? Puoi anticiparci qualcosa?

Molti mi hanno scritto se ci sarà un seguito de “Il senso di colpa” che racconti altre vicende di Sandra. In effetti sono già pronte tre storie successive che, seppure distinte e indipendenti, raccontano di Sandra, Bong e delle sue amiche. Roberta le ha già viste e a suo dire sono ottimi intrecci. Se il libro sarà un successo non c’é dubbio che provvederemo a pubblicare anche i seguiti.

8. Qual è il romanzo che hai letto e ti ha più colpito emotivamente in quest’ultimo anno?

Leggo regolarmente diversi libri ogni mese e nell’ultimo periodo posso dire che mi hanno colpito “Airframe” di Michael Crichton che nonostante le critiche ho trovato un libro piacevole e molto interessante sia da un punto di visto del periodo storico che tecnico, per i contenuti sulla costruzione di aeromobili che per la reazione forte della protagonista. Inoltre, essendo anche appassionato di fantascienza, ho apprezzato l’ultimo libro di Orson Scott Card «Avertir la Terre: La première guerre formique».

9. Quale libro non consiglieresti mai a nessuno?

Ogni libro ha il suo target e non è detto che se un libro non mi sia piaciuto io debba ritenere che non possa appassionare altri lettori. Talvolta io e mia moglie siamo lettori divisi sul giudizio da dare ad un libro. Credo che questa sia la forza dei libri, poter trasmettere ad ognuno di noi un messaggio leggermente differente che affonda le radici nei nostri bisogni con cui interpretiamo la scrittura dell’autore.

10. Adesso è arrivato il momento per porti da solo una domanda che nessuno ti ha mai fatto, ma a cui avresti sempre voluto rispondere…

Qual è il senso della vita? 42.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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