Il sito Recensione Libro.it intervista Mirca Ferri autrice del libro Radici d’infanzia, ali di vita
1. Dovendo riassumere in poche righe il senso del libro Radici d’infanzia, ali di vita, cosa diresti?
Il mio breve romanzo desidera comunicare il valore dell’amicizia che si costruisce fin da bambini e che se possiede, come dice appunto il titolo, delle buone radici, sa resistere al tempo e nel tempo solidificare i propri valori e principi. Direi che è un omaggio al passato con una visione propositiva sia al nostro presente che al futuro.
2. Raccontaci come è nato questo libro così impregnato di verità e ricordi?
L’amore che nutro, ad oggi, ancora, per l’Azienda ha fatto crescere in me il bisogno di raccontarla per farla conoscere soprattutto a mio figlio e a mio marito che non l’hanno vissuta. Inoltre ho desiderato narrare la vita e il lavoro che si sono svolti in questo luogo per dar voce a quella realtà differente, così vicino alla città ma strutturata in maniera completamente diversa.
3. Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?
Vorrei che i lettori di questo libro ricordassero la semplicità di cui la mia generazione ha potuto godere e di quanto sia stato importante per tutti noi essere piuttosto che apparire come accade oggi. Vorrei che le persone, leggendo Radici d’infanzia, ali di vita sentissero nuovamente la voglia di staccarsi dall’ennesima app e tornassero ad interagire verbalmente con le persone guardandole negli occhi.
4. C’è qualcosa che avresti voluto aggiungere al libro, quando l’hai letto dopo la pubblicazione?
Avrei desiderato riuscire aggiungere in tempo tutti coloro che hanno partecipato, inconsapevolmente, alla stesura del mio libro, ovvero gli amici dell’infanzia e i loro genitori dandogli la possibilità, a fine testo di descrivere ciò che ha rappresentato per loro l’Azienda in una parola.
5. Se Mirca Ferri dovesse utilizzare tre parole per definire Radici d’infanzia, ali di vita, quali userebbe?
Retaggio, amicizia, solidarietà.
6. Perché credi si debba leggere il tuo libro?
Credo che possa ritenersi una lettura leggera e scorrevole, a tratti profonda e ricercata che riesce a mescolare bene tanti sentimenti, avventure, fantasie e dolore in un unico testo.
7. Hai nuovi progetti? Stai scrivendo un nuovo romanzo? Puoi anticiparci qualcosa?
Ho già scritto un nuovo romanzo che dovrebbe essere disponibile da dicembre. Posso anticiparvi che sarà completamente diverso dal precedente, non solo per la lunghezza ma per il genere e che sarà il primo volume di una trilogia.
8. Qual è il romanzo che hai letto e ti ha più colpito emotivamente in quest’ultimo anno?
L’acustica perfetta di Daria Bignardi.
9. Quale libro non consiglieresti mai a nessuno?
Non sono quel tipo di ragazza di Lena Dunham.
10. Adesso è arrivato il momento per porti da sola una domanda che nessuno ti ha mai fatto, ma a cui avresti sempre voluto rispondere…
Come si fa a restare sempre in piedi? L’errore non è cadere ma scegliere di non rialzarsi.