La redazione del sito Recensione Libro.it intervista lo scrittore Fernando Stufano autore del libro “I custodi di Arcadia”
1. Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro “I custodi di Arcadia”, cosa diresti?
La ricerca del magico, dello stupore rivelatorio, del magnifico o del senso dell’esistenza
2. Da dove nasce l’idea che ti ha spinto a scrivere questo thriller?
Raccogliere in una testimonianza scritta e pubblicata, un proprio bagaglio conoscitivo ed emotivo legato anche ai ricordi di infanzia vissuti tra gli altri bambini delle famiglie delle basi militari.
3. Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole?
Che qualcosa di meraviglioso possa esistere davvero per ognuno di noi
Quale segno vorresti lasciare in loro? Speranza. Ritrovare il gusto per le scoperte.
4. C’è qualcosa che Fernando Stufano avrebbe voluto aggiungere al libro, quando lo ha letto dopo la pubblicazione?
Non proprio, anzi avrei evitato qualcosa.
5. Se dovessi utilizzare tre aggettivi per definire “I custodi di Arcadia”, quali useresti?
Sicuramente rivelatorio, per gli altri potrei peccare di presunzione. Quindi li lascio a libere interpretazioni. Posso però riferire che un aggettivo che ho letto spesso nelle impressioni dei lettori è intrigo o intrigante.
6. Cosa hai pensato quando hai messo il punto a questa storia?
Che una storia non finisce mai.
7. Quanto ci hai impiegato per raccogliere informazioni, per studiare la trama e intrecciarla? Come sei riuscito a mettere insieme i pezzi?
Anni di ricerca che ha radici nella mia infanzia. Vita vissuta a Roma, raccolte, approfondimenti, poi l’invenzione di una trama che facesse da filo conduttore e intrecciasse tutte quelle conoscenze apprese nel tempo.
8. Perché lo scrittore Fernando Stufano crede si debba leggere il suo romanzo?
Perché tutti provano qualcosa di proprio a questo mondo che è unico e nessuno può togliergli. Senza presunzione penso abbia un messaggio per tutti.
9. Ti sei ispirato a qualche scrittore in particolare?
No. Mi piace come scrive James Rollins ma non mi ispiro a nessuno in particolare.
10. Hai nuovi progetti? Sì. Stai scrivendo un nuovo libro?
E’ già presente tutto nella mente finale incluso deve solo uscire dalla penna o sulla tastiera. Puoi anticiparci qualcosa? Potrebbe essere un sequel di Arcadia ma sarebbe anche possibile leggerlo anche a prescindere essendo a sé ed autoconclusivo. Però sì sicuramente collegato ad Arcadia. – Una giovane donna si sveglia al buio all’interno di una tuta pressurizzata. Si porta le mani al volto e si accorge di toccare una visiera, indossa uno scafandro. Respira affannosamente.
Non ricorda nulla di ciò che le era accaduto prima. Sconvolta si accorge di trovarsi in un container militare. Quando si alza in piedi si accorge quasi di fluttuare. Avanza un terribile sospetto. Con suo estremo sconcerto si accorge di trovarsi al buio in una base americana abbandonata sul suolo lunare. Chi l’ha portata fin lì e perché?
11. Qual è il romanzo che hai letto e ti ha più colpito emotivamente in quest’ultimo anno?
L’ordine del sole nero di James Rollins.
12. Quale libro non consiglieresti mai a nessuno?
Ogni libro ha un perché, ma in genere essendo molto selettivo non mi butto su qualcosa che a sensazione potrebbe non piacermi. Non vado a caso, ma cerco quello che mi attira. Quindi non so dire.
13. Adesso è arrivato il momento per porti da solo una domanda che nessuno ti ha mai fatto, ma a cui avresti sempre voluto rispondere…
Cosa pensi sulle origini dell’umanità? Risponderei con una domanda. Sarebbe così eretico pensare che l’umanità possa essere nata altrove e poi divenuta altamente tecnologica, abbia migrato su altri sistemi planetari e lì aver lentamente dimenticando le sue origini? Magari dopo alcune grosse guerre.
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