La redazione del sito Recensione Libro.it intervista lo scrittore Marco Ilardi autore del libro “Quando il mondo era senza Wifi”
Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro “Quando il mondo era senza Wifi”, cosa diresti?
È un viaggio indietro nel tempo, quando le cabine telefoniche erano il nostro WhatsApp e le foto stampate non si cancellavano con un click. Un’epoca in cui l’attesa rendeva ogni cosa più speciale, e l’amicizia non aveva filtri… solo incontri reali e occhi negli occhi. Se vuoi scoprire o ricordare com’era vivere senza essere sempre connessi, questo libro è per te.
Da dove nasce l’ispirazione che ti ha portato a raccontare la tua storia ma anche quella di una generazione che si trova a vivere in un mondo sempre connesso?
Dalla nostalgia… e da qualche chiacchierata con amici che, come me, ogni tanto dicono: “Ma ti ricordi quando…?”. Ho vissuto gli anni ’80 e ’90 e spesso mi chiedo se i ragazzi di oggi saprebbero sopravvivere senza Google Maps, senza Spotify e senza chat istantanee. Il libro è nato per raccontare, con ironia e affetto, come ci arrangiavamo… e, diciamolo, anche con una certa genialità!
Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?
Vorrei che capissero che la vita era diversa, non migliore o peggiore, solo più autentica. Che il mondo senza internet era più lento, ma forse più intenso. E se dopo aver letto il libro decideranno di mettere via il cellulare per un pomeriggio e riscoprire il piacere di una chiacchierata senza distrazioni… beh, missione compiuta!
Cosa ti piace di più di ciò che hai scritto? C’è un aneddoto, un ricordo in particolare che ti fa piacere di aver condiviso?
Adoro i racconti sulle vacanze in famiglia: le cartine stradali spiegate sul cofano dell’auto, il mistero del cartello “Ausgang” in Germania (che pensavo fosse un paese!) e i viaggi interminabili senza aria condizionata. Oggi, con il GPS e le prenotazioni online, è tutto più facile… ma vuoi mettere il brivido dell’imprevisto?
Avresti voluto aggiungere qualcosa al libro, quando lo hai letto dopo la pubblicazione?
Sì, magari un capitolo sulle figurine Panini sulle sale giochi o sul mito della penna Bic mangiucchiata in classe! Ma poi mi sono detto: meglio lasciare spazio ai ricordi dei lettori, perché ognuno ha il proprio “quando il mondo era senza WiFi” personale.
Se dovessi utilizzare tre aggettivi per definire “Quando il mondo era senza Wifi”, quali useresti?
Nostalgico, divertente, sorprendente. Perché sì, scoprire che esisteva la vita senza internet può essere una rivelazione per molti!
Perché credi si debba leggere il tuo libro?
Perché è un antidoto alla frenesia digitale. Perché fa sorridere e riflettere. E perché ogni tanto fa bene ricordare che siamo sopravvissuti anche senza notifiche, senza selfie e senza “visualizzato ma non risponde”.
Quale libro hai letto quest’anno che ti ha maggiormente colpito e consiglieresti?
Ho riletto recentemente “Il sonno del mattino” di Robert Harris che mi ha suggerito il mio amico Claudio perché affronta una tematica simile ma sinceramente mi ha un po’ deluso soprattutto nel finale.
Adesso è arrivato il momento di porti una domanda che nessuno ti ha mai fatto ma a cui avresti sempre voluto rispondere.
“Se potessi passare un giorno senza WiFi, come lo vivresti?”
Facile: un caffè con amici senza cellulari sul tavolo, una passeggiata senza Google Maps, una serata con una vecchia cassetta VHS di Bud Spencer & Terence Hill. E forse, solo forse, un po’ di tempo per scrivere il prossimo libro… sempre rigorosamente offline!
Per maggiori informazioni e acquistare il libro:
Sito Marco Ilardi.