La redazione del sito Recensione Libro.it intervista lo scrittore Michele Lazzerini Franceschi autore del libro “Per una madre”
Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro “Per una madre”, cosa diresti?
l senso del mio libro è la restituzione. Quando muore, una persona anziana è spesso un numero, il cui decesso è considerato un’ovvietà. Ed è come se un anziano sia nato tale, che non abbia avuto un percorso, una storia che l’abbia caratterizzato come essere umano. Per questo, ho voluto restituire a Mia madre la sua storia, che non è stata sovrapponibile a quella di chiunque altro.
Da dove nasce l’ispirazione che ti ha indotto a raccontare la storia di questa donna unica?
Dalla sua ingiusta morte.
Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?
Spero che il mio romanzo susciti indignazione. E vorrei che la giovane donna a cui dovesse capitare di leggerlo, ne traesse il monito, a non abbassare la guardia mai. Perché ci sarà sempre il benpensante, la parte politica che lo rappresenta, che metterà in discussione il diritto della donna alla propria autodeterminazione.
C’è qualcosa che avresti voluto aggiungere al libro, quando lo hai letto dopo la pubblicazione?
Nulla da aggiungere.
Se dovessi utilizzare tre aggettivi per definire “Per una madre”, quali useresti?
Emozionante, formativo, commovente.
Perché credi si debba leggere il tuo libro?
Perché è bello.
Qual è il libro che hai letto quest’anno che ti ha più colpito e consiglieresti?
Elvira di Andrea Grassi.
Adesso è il momento di porti una domanda che nessuno ti ha fatto ma a cui avresti sempre voluto rispondere.
Dio c’è? Non saprei; nel caso, speriamo che sia donna.
