Intervista scrittore Morris San

Intervista autore Morris San.
Maurizio Sanna - Morris San
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La redazione del sito Recensione Libro.it intervista lo scrittore Morris San autore del libro “Esci dal Matrix”

Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro “Esci dal Matrix”, cosa diresti?

Questo libro è stato scritto per portare luce alle persone. L’illuminazione, nella sua forma più pura, è qualcosa di divino e dovrebbe appartenere al 100% dell’umanità.
Purtroppo, viviamo in una società popolata da “macacchi”, come spiegato nel libro. Il “macacco” è colui che non pensa, che vive intrappolato nel Matrix: si alza al mattino, va a lavorare come uno schiavo per tutta la giornata, invecchia, mette al mondo dei figli… e la ruota continua all’infinito.

L’obiettivo principale di questo libro è quello di risvegliare le coscienze, far capire alle persone che il loro potenziale è del 100%, non solo dell’uno per cento. È stato scritto per cambiare la vita di milioni di persone, ma tutto dipende da loro: se comprenderanno il valore di questo scritto.
Lo considero un vero e proprio testamento. Per me, rappresenta una forma di immortalità: perché chi metterà in pratica i principi contenuti in questo libro, cambierà davvero la propria vita. E così, in modo simbolico, ogni volta che qualcuno pronuncerà il mio nome per avergli cambiato l’esistenza, quella sarà la mia immortalità.

Da dove nasce l’ispirazione che ti ha portato a raccontare di questa prigione in cui viviamo che non ci rende autonomi e indipendenti?

Tutto nasce dal fatto che sono nato in una famiglia poverissima. In pochi sanno che, proprio come Gesù Cristo, sono venuto al mondo in una stalla, una stalla che era stata trasformata in una casa.
Quando conosci la povertà, impari a vedere la vita in bianco e nero. Poi, quando sperimenti il benessere e la ricchezza, inizi a vedere la vita a colori. E una volta che vivi nell’abbondanza, inizi ad osservare gli altri.

Osservando gli altri, capisci che molti sono intrappolati in un ciclo continuo, quella che io definisco “la ruota del criceto”. Vivono in una forma di schiavitù, ma non se ne rendono conto. Basta osservare le grandi metropoli, scendere in metropolitana: la gente corre da una parte all’altra, sempre di fretta… ma per cosa? Per ottenere un misero stipendio che li condanna a rimanere poveri per tutta la vita. Gli stipendi sono calibrati proprio per questo: per non permettere mai una vera libertà economica.

L’ispirazione per questo libro nasce proprio da qui. Grazie all’illuminazione divina, si riesce a vedere ciò che la maggior parte delle persone non riesce a cogliere. Si percepiscono i dettagli, si notano le spigolature. E si comprende che la maggior parte della gente vive all’interno di una trappola, dentro un recinto. Proprio come una mucca vive confinata nel suo recinto, anche gli esseri umani sono rinchiusi nel loro, indipendentemente dal loro grado economico. Siamo tutti, in un certo senso, in una gabbia. E tutto questo l’ho capito perché sono nato povero.

La povertà mi ha insegnato cosa significa essere schiavi. È stata la mia fonte di ispirazione. Vivere nella povertà ti fa comprendere quanto sia triste il mondo, quanto sia difficile affrontare la vita in quelle condizioni. E, cosa ancora più incredibile, ho scoperto che esistono persone che adorano la povertà e scelgono, volontariamente, di restarci per tutta la vita.

Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?

Vorrei che le persone capissero di avere un potenziale innato. Purtroppo, a causa del sistema scolastico, molti sono stati indottrinati a sentirsi esseri inferiori. Il mio obiettivo, anche in questo caso, è motivarli a cambiare vita, a diventare i numeri uno, a migliorare se stessi e, di conseguenza, anche la vita degli altri.
Un po’ come accade in aereo: prima ci mettiamo la mascherina dell’ossigeno noi stessi, poi aiutiamo chi ci sta accanto. Allo stesso modo, prima si devono creare persone vincenti, e poi permettere che questo processo si diffonda come un effetto domino. L’idea è che, nel tempo, queste persone possano a loro volta aiutare gli altri. Questo è il vero obiettivo.

Il libro è stato scritto con un linguaggio semplice e diretto, proprio per essere accessibile a tutti. L’illuminazione di cui parlo non è qualcosa di complicato. È come quando si decide di mettersi a dieta: perdere peso non è difficile in sé, ma richiede concentrazione e sacrificio. Lo stesso vale per costruire muscoli: servono costanza, fatica, sudore e tante ore in palestra. Eppure ci sono persone che ci riescono, e altre che non ottengono risultati. Tutto dipende dall’entusiasmo e dall’impegno che si mette nel cambiare la propria vita.

È la loro vita. Io non posso obbligare nessuno. Posso solo mostrare una strada illuminata: sta a loro scegliere se percorrerla o no. Ecco perché parlo spesso della “pillola rossa” e della “pillola blu”: ciascuno è libero di scegliere. Possono prendere la pillola rossa e risvegliarsi… oppure scegliere la pillola blu e continuare a vivere nella loro routine quotidiana, fatta di insoddisfazioni e mediocrità.

Cosa ti piace di più di ciò che hai scritto? Una frase in particolare, un capitolo, un concetto?

Più che le frasi, direi che sono gli aforismi a contenere il vero significato. Gli aforismi hanno un grande potere, e col tempo diventeranno celebri. Uno dei più significativi è: “Dove non c’è logica, c’è menzogna.” Quando un politicante ti racconta qualcosa che non ha senso, è perché non è vero.

Ci sono molte frasi simili nel libro, e vi consiglio di impararle a memoria. Gli aforismi rappresentano una vera e propria via di fuga dalla realtà imposta. Sono strumenti che vi aiutano a pensare con la vostra testa, a mettere in discussione ciò che vi circonda. Il mio obiettivo con questo libro è proprio questo: farvi ragionare. Farvi capire che vi hanno mentito fin dalla nascita, e che oggi continuate a vivere in una realtà costruita sulla menzogna.

Non è la singola frase in sé ad essere importante: è ciò che evoca. Gli aforismi che ho scritto hanno lo scopo di illuminare la mente. Per questo motivo, pur essendoci tanti capitoli ricchi e interessanti, ho scelto di concentrarmi soprattutto sugli aforismi. Perché a volte una sola frase può cambiare per sempre il modo in cui guardi il mondo.

Avresti voluto aggiungere qualcosa al libro, quando lo hai letto dopo la pubblicazione?

La mia vita è talmente ricca di esperienze che servirebbero almeno 800.000 libri per raccontarla tutta. Questo libro, però, rappresenta un primo passo: è un’opera illuminante, pensata per aiutare le persone a uscire da un certo tipo di percorso, da una condizione mentale e spirituale limitante. L’intento è quello di scrivere altri libri in futuro. Non si può racchiudere un’intera esistenza in un solo volume. Ci sono concetti più profondi, soprattutto legati alla creazione e a Dio, che governa la regia invisibile delle nostre vite, che preferisco
affrontare più avanti. Per ora, credo che questo libro sia più che sufficiente. È come una scuola guida per la coscienza: ti insegna a guidare la tua “autovettura interiore”, a ottenere la tua “patente” di libertà e a scegliere la direzione da prendere nella vita.

Le spiegazioni più complesse arriveranno in altri momenti, in altre opere. Ma oggi, questo libro è già in grado di rispondere ai bisogni più urgenti e profondi di ogni essere umano. È un punto di partenza. Un risveglio.

Se dovessi utilizzare tre aggettivi per definire “Esci dal Matrix”, quali useresti?

Lo definirei un libro illuminante, perché ha il potere di aprirti gli occhi, di farti vedere la realtà da una nuova prospettiva. È futuristico, perché non si limita a descrivere il presente, ma ti accompagna in un viaggio verso ciò che accadrà, ti prepara ad affrontare il mondo che verrà. Ed è anche rassicurante, perché non si limita a mostrarti le sfide, ma ti offre soluzioni concrete per vivere meglio, per costruire un futuro più consapevole, libero e felice.

Perché credi si debba leggere il tuo libro?

Sono probabilmente la persona più censurata d’Italia. Il mio canale YouTube e i miei social sono bloccati da oltre cinque anni, semplicemente per aver detto delle verità che, proprio ora, stanno venendo alla luce. Questo dimostra che chi dice la verità, spesso, viene messo a tacere.

Anche il contenuto di questo libro non nasce solo da me. La conoscenza che vi è contenuta — che io definisco “notturna” — non è frutto esclusivo della mia mente. Credo provenga dal Dio Creatore, che si serve degli esseri umani per trasmettere determinati messaggi. I messaggi che trasmetto sono sempre orientati alla pace.

Perché leggere questo libro, allora? Perché significa ascoltare un messaggio più grande, un messaggio che ha origine divina. Attenzione: non sto dicendo di essere Dio, né intendo sostituirmi a Lui. Ma sono convinto che ogni volta che una voce si alza per salvare, guidare, risvegliare, quella voce è ispirata dall’alto.

Il mio obiettivo non è indottrinare nessuno. Il mio intento è semplicemente quello di indicare strade alternative, vie differenti da quelle che i governi e i sistemi di potere globali ci hanno imposto. Questo libro offre soluzioni reali e concrete per affrontare con consapevolezza il futuro che ci attende.

Quale testo hai letto quest’anno che ti ha maggiormente colpito e consiglieresti?

Sono un grande ammiratore di Oscar Wilde. Di recente ho riletto un’opera straordinaria: De Profundis. È un libro che scava nell’anima, capace di parlare a chi ha conosciuto il dolore e la rinascita. Parallelamente, sto approfondendo le letture di Grigori Grabovoi. Sono testi complessi, profondi, e sicuramente non adatti a tutti. Li considero rivolti a una piccolissima parte della popolazione: forse allo 0,001%. Ma per chi è pronto, rappresentano una vera rivelazione.

Gli studi di Grabovoi mi affascinano perché toccano concetti legati al Matrix, a quella realtà costruita nella quale tutti viviamo senza accorgercene. Le sue idee offrono chiavi di lettura diverse, strumenti per decodificare il mondo invisibile che ci circonda, e si legano profondamente al messaggio che voglio trasmettere anche attraverso questo libro.

Adesso è arrivato il momento di porti una domanda che nessuno ti ha mai fatto ma a cui avresti sempre voluto rispondere

Ci sono molte domande alle quali vorrei rispondere, ma ce n’è una che ritengo fondamentale, anche se per molti può sembrare banale: “Siamo davvero dentro una simulazione?”

La risposta è sì. Siete all’interno di una simulazione. Tutto ciò che vedete, che toccate, che percepite… è finito. È parte di un mondo costruito, artificiale. Il mondo vero è un’altra cosa. La realtà ultima non è questa. Esistono molte teorie, e una tra le più antiche è proprio contenuta nella Bibbia. In particolare, il libro della Genesi ci offre spunti interessanti: Dio creò la Terra affinché l’uomo potesse “scendere” e viverla. Questo atto potrebbe essere letto anche in chiave simbolica, come l’accesso a un mondo simulato, un livello più basso della vera realtà.

Credo profondamente che ciò che chiamiamo vita terrena sia in realtà un’esperienza all’interno di una simulazione. Un sistema creato per permetterci di vivere esperienze, imparare, evolvere. Nel nostro mondo originario — quello che potremmo definire “la vera realtà” — potremmo annoiarci o trovarci in uno stato statico. Ecco perché scegliamo, consapevolmente o no, di entrare in questo ciclo esperienziale, in questo spazio virtuale che ci sembra così reale.

Questa è, forse, la domanda più importante a cui cerco di rispondere con questo libro. Non per dare una verità assoluta, ma per offrire uno spunto di risveglio, per chi è pronto a guardare oltre il velo dell’illusione.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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