La redazione del sito Recensione Libro.it intervista lo scrittore Roberto Martellino autore del libro “Il destino del lupo”
Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro “Il destino del lupo”, cosa diresti?
Non è facile dare una risposta, direi che “il destino del lupo” non si limita a parlare della caccia ad un serial killer, ma si addentra anche nei meandri della mente umana. Il romanzo parla di esseri umani, del peso delle loro scelte, delle loro paure e dell’importanza del passato e di come questo influenza le loro vite.
Da dove nasce l’ispirazione che ti ha portato a scrivere questo thriller cupo, pieno di mistero e di pathos?
Il libro nasce da un sogno, che poi ho sviluppato ed arricchito. Nello scrivere sono confluite le mie passioni letterarie, cinematografiche ed anche musicali.
Inoltre prima di dare vita a quest’opera mi sono documentato moltissimo, studiando testi di criminologia e psicologia, volevo che la caratterizzazione dei personaggi fosse il punto di forza de “Il destino del Lupo”.
Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?
“Il destino del lupo” come tutte le opere può essere letto a più livelli.
Può essere un semplice noir, può essere un thriller psicologico però può essere anche un libro che parla del rapporto genitori/figli.
Ecco mi piacerebbe che si cogliesse questo aspetto, l’importanza che le scelte dei genitori hanno sui propri figli.
C’è qualcosa che avresti voluto aggiungere al libro?
Molto onestamente dico di no. Credo che il libro sia completo, almeno dal mio punto di vista.
Se dovessi utilizzare tre aggettivi per definire “Il destino del lupo”, quali useresti?
Oscuro, psicologico e poi aggiungo un aggettivo che molti lettori hanno utilizzato e che mi ha colpito: “intrippante”.
Perché credi si debba leggere il tuo libro?
Perché, almeno secondo me, è molto di più di un noir.
Hai già nuovi progetti e nuove idee?
Sto iniziando a lavorare al secondo libro, che sicuramente sarà un noir.
Al momento è allo stato embrionale, ho molte idee e spero di riuscire a svilupparlo entro i primi sei mesi del 2025
Qual è il romanzo che hai letto quest’anno che ti ha più colpito e consiglieresti?
Ne cito tre perché mi rimane difficile scegliere: l’ultimo libro di Donato Carrisi “La casa dei silenzi”, “L’incompiuta” di David Becchetti e “Profondo come il mare, leggero come il cielo” di Gianluca Gotto.
Adesso è il momento di porti una domanda che nessuno ti ha fatto ma a cui avresti sempre voluto rispondere.
Cosa consiglieresti a chi ha il sogno nel cassetto di scrivere un libro?
Di provarci, di scrivere perché non c’è cosa più bella di realizzare il proprio sogno nel cassetto.