La redazione del sito Recensione Libro.it intervista lo scrittore Samuele Casiraghi autore del libro “Viaggio nell’amore contemporaneo”
1. Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro “Viaggio nell’amore contemporaneo”, cosa diresti?
Il mio libro, proprio come descrive il titolo, è un viaggio personale all’interno di un’esperienza pressoché fondamentale della vita degli esseri umani, ossia l’amore. Un viaggio pieno di angosce, tormenti ma anche piaceri belli da vivere.
2. Da dove nasce l’ispirazione per questo saggio sull’amore vissuto dal punto di vista dei giovani di oggi?
L’ispirazione nasce dalle mie esperienze personali, una in particolare che ho vissuto recentemente e che mi ha dato l’occasione di poter intraprendere questa avventura per scrivere questo libro sull’amore. L’ispirazione arriva principalmente dallo stesso sentimento d’amore che io cerco di descrivere, è frutto di emozioni provate da me in prima persona che ho deciso di condividere con gli altri tramite, appunto, il mio saggio.
3. Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?
Io personalmente vorrei che il lettore sia invitato a riflettere sui cambiamenti che sono intercorsi nell’arco di una semplice generazione, infatti, i genitori dei ragazzi di oggi, non hanno vissuto l’amore come lo si vive nella società moderna, questa trasformazione a mio avviso non è solamente positiva, anzi, io trovo sia stata deleteria per un sentimento che è tra i più nobili che si possano provare. Per quanto riguarda il segno che vorrei lasciare, sarei felice se riuscissi a spingere i lettori a mettersi in discussione e provare a cambiare le loro idee, anche se poi non dovessero riuscirci, l’averci provato sarebbe comunque una grande soddisfazione per me.
4. C’è qualcosa che avresti voluto aggiungere al libro, quando lo hai letto dopo la pubblicazione?
Confesso che rileggo il libro molto spesso, solo alcuni estratti, a volte penso che avrei potuto migliorare alcune parti, soprattutto nella fluidità della scrittura. Per quanto riguarda l’aggiungere qualcosa penso che sarebbe diventato troppo lungo e forse avrebbe tediato il lettore, quindi risponderei con un no, non avrei aggiunto nulla.
5. Se Samuele Casiraghi dovesse utilizzare tre aggettivi per definire “Viaggio nell’amore contemporaneo”, quali userebbe?
Tre aggettivi; sceglierei indubbiamente: appassionante, lungimirante e riflessivo.
6. Hai scritto questo libro rivolgendoti a un pubblico di lettori giovani per lasciare loro dei messaggi o il tuo è un saggio pensato per tutti?
Il saggio non è pensato esclusivamente per un pubblico giovane, è rivolto a tutti in generale, certamente è più complicato comprendere alcune dinamiche che, forse, le generazioni più adulte non possono conoscere in quanto non hanno potuto viverle in prima persona ma non per questo mi sentirei di escludere qualcuno dalla lettura del mio saggio.
7. Perché credi si debba leggere il tuo libro?
Penso si debba leggere il mio libro perché è una buona lettura, scritta in maniera fluida e piacevole e anche non troppo lungo. Principalmente però, ritengo meriti di essere letto per suscitare nel lettore delle domande che deve essere pronto a porsi e a rispondere guardando dentro sé ed essendo il più franco possibile, il libro deve essere letto con spirito critico e con un’attenzione particolare all’idee trasmesse dentro di esso.
8. Samuele Casiraghi ha nuovi progetti? Stai scrivendo un nuovo libro? Puoi anticiparci qualcosa?
Si, ho un nuovo progetto, ho quasi finito la stesura del mio secondo saggio inerente alla condizione esistenziale dell’uomo e alle domande che ogni essere umano si pone da quando nasce fino alla sua morte.
9. Qual è il romanzo che hai letto e ti ha più colpito emotivamente in quest’ultimo anno?
Sinceramente non sono un appassionato di romanzi, preferisco di gran lunga la filosofia, la sociologia, la psicologia; posso citarti il libro che mi ha dato lo spunto per scrivere il mio secondo saggio ed è: “Il mito di Sisifo” di Albert Camus, consiglio vivamente a chiunque di leggerlo perché è un libro che permette di apprendere molto sulla vita umana.
10. Quale libro Samuele Casiraghi non consiglierebbe mai a nessuno?
I libri che non consiglierei a nessuno sono i banali romanzi d’amore che parlano di storie già ampiamente raccontate e narrate in ogni situazione; personalmente penso che abbiano saturato non solo il mercato ma abbiano rovinato ampiamente l’idea che le persone si sono fatte dell’amore, che, è un sentimento grande e magnifico e viene troppo spesso svalutato.
11. Adesso è arrivato il momento per porti da solo una domanda che nessuno ti ha mai fatto, ma a cui avresti sempre voluto rispondere…
Interessante, beh, sceglierei una sola domanda, sei felice di aver scritto questo libro? Se dovessi essere onesto avrei preferito che la mia storia fosse andata diversamente; avrei voluto provare un altro tipo di emozione e non avere l’ispirazione per scrivere perché sarei stato felice di aver trovato un altro tipo di soddisfacimento. Tuttavia non sono affatto deluso e anzi sono molto orgoglioso di me per essere riuscito a portare a termine un traguardo che, forse, in molti pochi avrebbero creduto possibile.