La redazione di RecensioneLibro.it intervista la scrittrice emergente Maria Pia Di Prossimo autrice del libro “Scorci del cuore”
1) Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro “Scorci del Cuore”, cosa diresti?
Scrivendo il mio libro, avevo la consapevolezza ed il criterio di coinvolgere più persone, compresi i bambini, con quei sentimenti che sono l’amore, l’amicizia, la paura, il disdegno, la felicità, la gelosia, l’attenzione al prossimo e la responsabilità sociale.
2) Da dove nasce l’ispirazione che ti ha portato a scrivere questo libro in cui spazi dalle favole alle poesie?
L’ispirazione l’ho avuta in trent’anni di fiabe, poesie e racconti scritti, spesso pubblicati e che hanno vinto premi, anche importanti, comprese le storie vere che spesso scrivo anche sulla meravigliosa Rivista: “Confidenze” che mi ha accolto subito come una di loro sei anni fa, senza abbandonarmi mai, anche dopo essere diventare una disabile, dopo un tumore al seno, un ictus ed una trombosi.
3) Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?
Credo che ai lettori, vorrei lasciare la consapevolezza di essere una di noi, tra queste righe, di qualsiasi cosa si tratti perché penso, che ognuno abbia amato, sofferto o gioito nel proprio cuore. Le mie parole possono essere state indossate come un guanto, nelle loro vite, usando un linguaggio semplice e fluido, in modo che il libro possa essere accessibile a tutti.
4) C’è qualcosa che avresti voluto aggiungere al libro, quando lo hai letto dopo la pubblicazione?
Sicuramente sì. Avrei voluto raccontare altre fiabe, anche di fantascienza per far spaziare maggiormente la fantasia dei piccoli, le Meravigliose Creature di Dio, come li chiamo io, essendo stata prima mamma e poi nonna di quattro meravigliosi nipoti.
5) Se dovessi utilizzare tre aggettivi per definire “Scorci del Cuore”, quali useresti?
Desideroso
Curioso
Amorevole.
6) Perché credi si debba leggere il tuo libro?
Non credo di aver la presunzione di essere una grande letterata, ma solo una che sin da piccola ha creduto ai propri sogni. Anche se questo è il quarto libro pubblicato, spero che il titolo entri nel cuore di tutti per la semplicità delle parole, sempre veritiere e spesso spinose, dei temi trattati, e non diventi uno dei libri abbandonati in qualche posto recondito di casa o di qualche libreria, dove solo i Baroni della letteratura, fanno da padroni.
7) Quali sono i tuoi prossimi progetti in fatto di scrittura?
In fatto di scrittura, nei miei prossimi progetti, per primo, diventare cartaceo il mio 3° libro pubblicato come e book: ”Verità Sepolte”, che quasi nessuno ha letto perché erroneamente scambiato per un libro religioso, come presentato. Essendo stata in Egitto, avevo conosciuto e parlato con un Tuareg, i terribili uomini blu del Deserto e parlando con lui di religione gli avevo promesso che, nel mio libro che stavo scrivendo, avrei parlato di lui e così ho fatto. Questo è l’arcano errato. Il prossimo libro che sto già iniziato a scrivere è intrigante, perché parla di due donne, una in Scozia e l’altra in Italia, che si incontreranno e le loro vite saranno intrecciate per sempre, affondando nel passato delle loro famiglie.
8) Qual è il Romanzo che hai letto quest’anno che ti ha colpito e consiglieresti?
Sarei bugiarda a dire che ce né uno solo. Mentre ero, per quattro mesi in Ospedale perché ho rotto il femore, ho letto in una settimana: “La Colonna di Fuoco” di Ken Follet (sulla Grande Storia del Mondo, e dell’Inghilterra, con i suoi intrighi, i suoi amori e le sue vendette (in più di 900 pagine).
“Lazarus” di Lars Kepler, un giallo ghiacciante, come quelli che piacciono a me, visto che il mio secondo libro pubblicato nel 2006, era un giallo:” Forbici Roventi”. Sono tanti i libri letti da amici scrittori meravigliosi però, il libro che mi ha colpito è quello di una cara amica, Silvia Montemurro: ”Piccinina”.
Mi sono innamorata subito di questo libro. Una trama dedicata alle donne ed al loro primo sciopero avuto a Milano dalle Piccinine, quelle che dai sei anni in poi, lavoravano a Milano dalle sarte e da cui avevano ricevuto maltrattamenti e stupri da parte dei loro mariti. Io sono nata in Sicilia e trasferita a Milano per il lavoro di mio papà (docente di lettere e latino, mentre mia mamma, avendo studiato pianoforte al Conservatorio, era un’artista che aveva deciso però di rimanere a casa con i tre figli) quando avevo solo 4 anni e questa trama è entrata subito nel mio cuore perché anch’io a sette anni ho subito molestie sessuali da parte di un cugino grande, già sposato. Lo consiglio a tutti perché è una fetta di storia della nostra Italia.