La redazione del sito Recensione Libro.it intervista le scrittrici Raffaella Zagni e Giuliana Deidda autrici del libro “Il gigante e le pietre sonore”
Dovendo riassumere in poche righe il senso del libro “Il gigante e le pietre sonore”, cosa direste?
Una favola che, grazie ad un viaggio fantastico attraverso i miti, le leggende e i personaggi reali del Sud Sardegna, si trasforma in un’opera didattica innovativa. L’opera offre una duplice possibilità di lettura: o come semplice favola adatta a tutte le fasce di età oppure un racconto la cui trama porta il lettore alla scoperta meravigliosa della storia e della cultura sarda.
Da dove nasce l’ispirazione che vi ha spinto a realizzare questo lavoro a quattro mani che vede coinvolti tanti artisti?
L’ispirazione è nata davanti a un buonissima frittura di calameretti e gamberi gustata in riva al mare sulla laguna di Sant’Antioco (risata) e alla conseguente visita alla “Stanza del Maestro” di Chiara Vigo. L’idea era quella di creare una favola musicale che esaltasse il nostro amore per la Sardegna, potesse essere messa in scena presso gli Istituti Comprensivi con un Indirizzo Musicale e creasse la possibilità di fare un gemellaggio fra le nostre due scuole. Avendo bisogno di illustratori, abbiamo pensato di usare bravissimi artisti locali, che ben conoscono i luoghi e la cultura sarda: Francesca Deidda, Gianluca Casula, G.Me.Noir, Alessandro Orrù. Importanti anche le mappe concettuali di Paolo Valdarchi, laureato in “Beni Culturali” e “Archeologia e Storia dell’Arte”, in cui vengono sintetizzati graficamente gli argomenti principali.
Dopo la prima messa in scena, avvenuta a maggio 2024 presso l’I.C. di Porretta Terme (BO) abbiamo pensato di creare l’opera in due volumi per condividere il nostro lavoro con più gente possibile. Diciamo che, strada facendo l’idea si è trasformata ed è cresciuta.
Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le vostre parole? Quale segno vorreste lasciare in loro?
Vorremmo che i lettori conoscessero lo spessore della cultura sarda. La Sardegna non è solo la terra delle spiagge paradisiache e l’incanto di una natura con panorami mozzafiato, non è solo pastorizia e agricoltura. E’ una terra sacra, potente, con una forte energia femminile che trasmette profondo rispetto. Una terra generosa, con un clima eccezionale ma anche una splendida isola strabordante di storia, al centro del Mediterraneo e madre di tante culture. Una lingua incredibile, una minoranza linguistica sottovalutata e da tutelare. Il nostro sogno è quello di lasciare nei lettori la sensazione di bellezza e di mistero, di cultura e di magia, di arte e di tradizioni facendoli innamorare di una delle culture più antiche e affascinanti del Mediterraneo.
Con il secondo volume poniamo un invito ai docenti a tenersi sempre aggiornati, a non perdere mai l’entusiasmo, a non cadere nella routine e a continuare sempre a sperimentare per creare insieme ai loro alunni una didattica adatta alle esigenze dei tempi che cambiano. Così come è stato per noi. Veronica Kumi, allieva di pianoforte, ha contribuito alla stesura del testo de “La coga, beat rap”.
C’è qualcosa che avreste voluto aggiungere al libro, quando lo avete letto dopo la pubblicazione?
Sinceramente non ci viene in mente di aggiungere nient’altro. Partendo dal presupposto che tutto è sempre migliorabile ed in movimento, siamo molto soddisfatte del nostro lavoro. L’intera opera non è un dogma assoluto ma è pensata e scritta come un canovaccio su cui lavorare. Abbiamo lasciato ai lettori l’immaginazione dei luoghi e ai docenti ed agli alunni la libertà di creare e adattare la favola secondo la loro fantasia e le loro esigenze didattiche.
Se doveste utilizzare tre aggettivi per definire “Il gigante e le pietre sonore”, quali usereste?
Innovativa: perché è progetto nuovo che segue le direttive MIUR e OCSE. Unica: perché non esiste un progetto simile. Fantastica: perché è una favola che conduce i lettori in un mondo dove leggende e realtà si incontrano, ancor più quando si mette in scena.
Perché credete si debba leggere il vostro libro?
Perché è una favola atipica, non esiste nessun’altra opera di questo tipo. E’ unica nel suo genere.
Quali sono i vostri prossimi progetti in fatto di scrittura?
Siamo ancora molto concentrate su quest’opera. Già alcune scuole ci stanno chiedendo di aiutarle nella realizzazione del progetto per il prossimo anno scolastico. Abbiamo contatti importanti per evolvere ulteriormente la divulgazione della favola. Sicuramente scriveremo altre opere didattiche. Abbiamo in mente già un paio di libri. Uno su altre leggende sarde e uno sulle leggende delle Dolomiti, di un’altra minoranza linguistica, quella ladina.
Qual è il libro che avete letto quest’anno che vi ha più colpito e consigliereste?
Giuliana consiglia “Il canto dei cuori ribelli” di Thrity Umrigar edito da Libreria Pienogiorno, una storia potente ispirata a fatti realmente accaduti. Raffaella, invece, si è divertita con “Se questo è un medico” di Tiziano Roversi edito da Inedit edizioni. Un libro autobiografico che narra in prima persona dei fatti vissuti dall’autore.
Adesso è il momento di porvi una domanda che nessuno vi ha fatto ma a cui avreste sempre voluto rispondere.
Vi piacerebbe che la vostra favola diventasse un film di animazione? Si, sarebbe il nostro sogno, il coronamento del nostro progetto. Se poi la voce di un personaggio fosse doppiata da Gianna Nannini, sarebbe il massimo. Siamo due sue grandi fan. Fatele arrivare il messaggio… 🙂