1. Per iniziare… raccontaci qualcosa di te, qualcosa che vorresti che i nostri lettori sapessero prima di entrare in contatto con il libro che hai scritto.
Mi chiamo Stefania Pozzato , sono sposata e ho due figli Alberto e Beatrice che sono la gioia della mia vita…
Amo l’Arma dei Carabinieri da sempre e sono orgogliosa di farne parte come Benemerita A.N.C.
Per dieci anni ho collaborato come organizzatrice delle cerimonie di ricorrenza del 25 aprile e 4 novembre leggendo le letture davanti al monumento dei Caduti portando i messaggi che ricevevo dai nostri soldati caduti in guerra, in quanto da più di vent’anni ho scoperto di avere facoltà medianiche…
2. Dovendo riassumere in poche righe il senso del libro Voci di Eroi cosa diresti?
Riassumendo il senso del mio libro, direi che è un invito a riflettere tutti noi su quanto è stata la sofferenza della Nostra Patria in passato, guardando con occhi vigili su quanto sta di nuovo accadendo in questo tempo… pensando al futuro dei nostri figli, tornando a far risvegliare quei valori umani e cristiani della nostra storia, purtroppo da troppo tempo dimenticati…
3. In questo libro oltre a parlare dell’Aldilà e di cosa attende noi uomini al varco, si parla dell’importanza di ricordare chi combattendo per la Patria ci ha reso la libertà che abbiamo raggiunto. Cosa ti ha spinto a raccontare le loro storie?
Il profondo amore per la mia Terra e il vedere quanti giovani purtroppo al giorno d’oggi buttano via la loro vita, in un messaggio molto forte gli Eroi vengono rivolgendosi proprio a loro con queste parole: … Giovin di Lassù hanno combattuto, per tutto quello che avete dimenticato e state sperperando ogni giorno di più, non dannatevi in cose inutili e non portate vanto… – I nostri fanti fanciulli, hanno sospirato il loro ultimo anelito di vita pronunciando proprio quella parola che la nostra gioventù ha dimenticato, Patria!!!
4. Cosa vorresti che il lettore riuscisse a comprendere leggendo il libro? Quale significato non del tutto esplicito vorresti potesse cogliere nella tua opera?
La consapevolezza che con la nostra morte non finisce tutto lì, che c’è un dopo, un Luogo che ci attende per una vita spirituale, che qui siamo solo di passaggio e come ho citato nel libro l’Amore di Dio è immenso e non ha confini… Non impongo nulla comunque ai lettori, perché ognuno di noi è libero nel suo pensiero, di credere o non credere a quanto accade… nella mia vita…
5. Cosa devono fare, secondo te, le generazioni future e la nostra per rendere onore a ciò che hanno realizzato i nostri antenati mettendo a repentaglio la loro vita?
Partecipare alle ricorrenze dedicati a Loro, anche le scuole devono essere più presenti, prendere per mano i propri figli per portarli in quei luoghi dove sono sepolti, dove hanno combattuto tanti Eroi, i nostri monti come ad esempio l’Altipiano di Asiago, il Carso… sono stati teatri di tante sanguinose battaglie, raccontare loro cos’è stata la sofferenza della Nostra Patria in passato, di quanti giovani hanno pagato con la vita per dare a loro un futuro migliore… Ecco questo devono fare, purtroppo come dice il mio amico Claudio Modena, siamo circondati da un nichilismo istituzionalizzato… ci si perde in cose inutili, dimenticando i valori più importanti da trasmettere ai nostri figli, in quanto sono il futuro, la speranza in un mondo migliore…
6. Se dovessi utilizzare tre aggettivi per definire il tuo libro, quali utilizzeresti?
Commovente per le storie riportate… misterioso in quanto si parla dell’Aldilà, coinvolgente in quanto mentre si legge si vivono le stesse mie emozioni di quei momenti… da pelle d’oca…
7. Qual è il romanzo che ha “rivoluzionato” la tua vita conducendoti alla scrittura?
Nessun romanzo stampato… Ma le commoventi testimonianze di nonno Erminio vissute durante la guerra, nelle nostre riunioni di famiglia dei pranzi domenicali, quando era prigioniero in un campo di lavoro in Germania… Le ore interminabili ed estenuanti con il freddo pungente che logorava il suo corpo e quello dei suoi compagni, dei calci presi sullo stomaco dagli scarponi con la punta di ferro dei soldati tedeschi, quando cercava di salire sul vagone che l’avrebbe riportato al campo, scaraventato a terra tornava a piedi con solo gli zoccoli di legno camminando sulla neve sotto tiro dei soldati… dei compagni che crollavano di stenti mentre li sorreggeva con le sue stesse braccia e a volte capitava di raccogliere il loro ultimo respiro… ecco cosa mi ha ispirato scrivere questo libro, raccontare il dolore dei nostri antenati per la Libertà della Nostra Patria.
8. Quale libro non consiglieresti mai a nessuno?
Libri che invitano all’odio e al disprezzo della vita…
9. Adesso è arrivato il momento per porti da sola una domanda che nessuno ti ha mai fatto, ma a cui avresti sempre voluto rispondere…
Chiedermi se esiste veramente l’Aldilà? Dopo queste mie esperienze personali sì… anche se un po’ già lo immaginavo dentro al mio cuore, questo è il grande mistero della nostra vita… e sarò sempre convinta… che l’Amore di Dio è immenso e non ha confini!
Stefania Pozzato A voi per voi cari lettori “Voci di Eroi”