1. Per iniziare… raccontaci qualcosa di te, qualcosa che vorresti che i nostri lettori sapessero prima di entrare in contatto con il libro che hai scritto.
Innanzitutto volevo ringraziarvi per lo spazio che mi state concedendo.
Mi presento: sono Valerio e sono nato a Roma nel 1985. Fin da piccolo, grazie ad un mio professore, iniziai ad interessarmi al teatro. Negli anni successivi questa passione prosperò fino a portarmi a scrivere e interpretare alcune commedie nella mia città. Negli ultimi anni, invece, mi sono dedicato più alla scrittura di racconti brevi e poesie fino a quando, quasi per gioco, ho iniziato a scrivere il mio primo romanzo.
Tutto era partito come un racconto breve, ma avete presente la sensazione che si prova quando si legge un buon libro? Quella che, verso la fine, ti porta a conservare le ultime pagine dispiaciuti che lo stesso stia già per terminare? Ecco, mentre scrivevo avevo provato queste emozioni. Così mi sono detto: perché non scrivere un romanzo? Ed ora eccomi qui!
2. Dovendo riassumere in poche righe il senso del libro “Le scottanti verità” cosa diresti?
Nel libro ho tentato di dare un ritmo veloce alla trama in modo da coinvolgere il lettore e appassionarlo alla lettura. Sullo sfondo di questa trama avvincente ho inserito il forte contrasto che c’è tra la tecnologia e la natura. Tra l’essere umano e l’istinto animale. Nelle 16 ore narrate ho provato ad inserire il riassunto di una vita: il legame con la famiglia, l’amore tra uomo e donna, l’amicizia, il senso del dovere, la corruzione, l’ambizione e la saggezza.
3. Il libro racconta di un sistema di giustizia molto articolato che viene inserito all’interno di una regione brasiliana in cui corruzione e delinquenza sono alla base. Dietro questo sistema innovativo si nasconde però una terribile verità da scoprire. Ti sei ispirato a qualche fatto di cronaca o è tutto frutto della fantasia?
Tutto è stato frutto della mia fantasia. Ho cercato però di adattarlo alla realtà ispirandomi a fatti di cronaca reali per renderlo il più verosimile possibile.
4. Cosa vorresti che il lettore riuscisse a comprendere leggendo il libro? Quale significato non del tutto esplicito vorresti potesse cogliere?
Mi piacerebbe che il lettore riuscisse ad andare oltre alla storia, riuscendo a cogliere quei significati più reconditi che ho cercato di inserire tra le pagine del libro. Vorrei che fossero i lettori ad accorgersene, perché questa sarebbe per me la più grande soddisfazione.
5. Pensi che in un momento così delicato per il nostro Paese, il sistema giudiziario sia la cosa più urgente da rivedere e se sì in che modo?
Credo che ci siano cose più urgenti da realizzare in questo momento, anche se, probabilmente, ci sarebbe qualcosa da rivedere anche nel nostro sistema giudiziario.
6. Qual è il romanzo che ha “rivoluzionato” la tua vita conducendoti alla scrittura?
I romanzi di Dan Brown, John Grisham e Ken Follett hanno sicuramente inciso sulla mia tecnica di scrittura. Chi mi ha incoraggiato alla scrittura sono stati però i miei familiari ed alcuni amici e colleghi. Ai quali rivolgo un sentito grazie dal profondo del cuore.
7. Quale libro non consiglieresti mai a nessuno?
Ogni libro ti può lasciare qualcosa. Non mi sento, quindi, di sconsigliare alcun libro.
8. Adesso è arrivato il momento per porti da solo una domanda che nessuno ti ha mai fatto, ma a cui avresti sempre voluto rispondere…
Siete stati così bravi a pormi le domande che non c’è altro da aggiungere.
Se qualcuno avesse ancora qualche curiosità, può contattarmi, senza problemi, attraverso la pagina ufficiale Facebook “Le scottanti verità”.
Vi ringrazio ancora per la possibilità e vi auguro una buona lettura!
Un libro che consiglio a tutti. Una bella storia, densa di colpi di scena, scritto in modo semplice ma non banale.
Descrizioni meravigliose e ritmo incessante. Leggetelo!