La redazione del sito Recensione Libro.it intervista la scrittrice Vanessa Foti autrice del libro “Il futuro perduto 1888”
Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro “Il futuro perduto 1888”, cosa diresti?
La continua ricerca della verità.
Da dove nasce l’ispirazione che ti ha portato a scrivere questa storia intrigante legata a degli esperimenti?
Dalla ricerca di tecnologie perdute.
Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?
Il coraggio di raggiungere i propri obiettivi e il risveglio di se stessi.
C’è qualcosa che avresti voluto aggiungere al libro, quando lo hai letto dopo la pubblicazione?
Avrei voluto scrivere un finale differente, che per la natura del potere non potrà mai avverarsi.
Se dovessi utilizzare tre aggettivi per definire “Il futuro perduto 1888”, quali useresti?
Suggestivo, Tecnologico, Romantico.
Perché credi si debba leggere il tuo libro?
Perché la ricerca della verità non debba morire.
Quali sono i tuoi prossimi progetti in fatto di scrittura?
Al momento sto cercando nuovi temi, in futuro vedremo.
Qual è il libro che hai letto quest’anno che ti ha più colpito e consiglieresti?
L’ultimo libro che ho letto è stato Vivien Leigh. Ansia di vivere di Michelangelo Capua, lo consiglio agli appassionati di questa stupefacente attrice.
Qual è il valore aggiunto di questo libro? Credi sia la trama, la scrittura, l’idea, la presentazione al lettore? E perché?
La trama, perché elaborata su energie rinnovabili con ambientazioni e riferimenti storici realmente accaduti.
Cosa provi nel momento in cui comincia a dare vita al tuo libro?
La curiosità di ampliare la trama, partendo da un’idea che ancora deve svilupparsi, pur sapendo l’inizio e il finale del racconto.
