“Ironta – Pazzo per Victor” di Clambagio: verità e finzione, passione e disillusione…
Se la parola chiave di questo romanzo “Ironta – Pazzo per Victor” riferita allo scrittore Clambagio è passione, sia per l’arte di cui racconta sia per la scrittura, ce n’è un’altra che fa da filo rosso nella storia: disillusione.
La trama è magnificamente intrecciata, la storia è piena di eventi e personaggi che animano in modo vibrante ciò che viene riportato. Poi c’è l’amore, quello per un artista e per la sua arte che dà vigore al romanzo.
Si accavallano, si alternano e si confondono presente e passato, ma non solo quello, anche realtà e illusione, come se l’uno non potesse prescindere dall’altra.
Trama libro
Un editore vive una lotta interiore cercando il modo migliore per uscirne. Sta cercando di decidere se pubblicare il libro di Costantino Morelli, un mecenate dell’arte, purtroppo deceduto.
Costantino, prima di morire, aveva affidato al nipote il suo manoscritto affinché fosse pubblicato. Un’opera che è un po’ romanzo autobiografico e un po’ saggio, un resoconto della sua attività e della sua intera vita dedicata all’arte.
Ma il contenuto del manoscritto può essere esplosivo…
Costantino Morelli ammirava in modo totalizzante il padre della Optical Art: Victor Vasarely. Nella sua opera, però, quella che potrebbe essere un successo se pubblicata, ma anche qualcosa di distruttivo, viene fuori un’immagine contrastante sull’arte. Il mondo di cui si parla è un calderone di tanti sentimenti tra cui molti negativi e l’insieme di giochi loschi, dimostrazione di potere e interessi economici.
La grande passione che Morelli nutriva verso il maestro aveva una forza dirompente, tanto da averlo portato in passato alla sua caduta finanziaria e a una crisi psicologica profonda.
A cambiare le sue sorti fu l’incontro con l’artista Artemisia Vettori che in qualche modo lo spinse a raggiungere le vette e la gloria.
Però la sua storia è macchiata e le rivelazioni contenute nel manoscritto potrebbero non solo sporcare il ricordo che gli altri hanno di lui, ma suscitare reazioni imprevedibili nel mondo dell’arte. Cosa accadrà? Quali saranno le conseguenze?
Commento libro
In questo romanzo si può cogliere il lato bello e quello brutto dell’arte, viene messo in evidenza il falso, la finzione, e viene osservata l’umanità con una lente di ingrandimento che porta alla luce una società che naviga nell’inganno.
Sono tanti e ben affrontati i temi da Clambagio che non si accontenta di raccontare, vuole anche far vivere al lettore l’esperienza riportata, quasi ci si potesse ritrovare tra protagonisti, quadri e situazioni delicate.
Un bel libro davvero!