Di cosa parla “L’armadio dei vestiti dimenticati” di Riikka Pulkkinen
Dopo il grande successo raggiunto in tutto il mondo, esce in Italia il libro d’esordio della scrittrice esordiente finlandese Riikka Pulkkinen “L’armadio dei vestiti dimenticati” edito dalla Garzanti. Un romanzo che tra ricordi, bugie e amore ci conduce al cuore di una storia intensa e delicata nonostante la forza.
“L’armadio dei vestiti dimenticati” è un libro che grazie al passaparola è riuscito a diventare uno dei romanzi più amati degli ultimi tempi. Sono stati persino venduti i diritti cinematografici e probabilmente non dovremo aspettare molto per poterlo vedere al cinema.
“L’armadio dei vestiti dimenticati” è un romanzo nel romanzo, in cui sono essenziali i rapporti all’interno della famiglia, anche quando la persona non viene capita e si ha difficoltà a comunicare.
Anna, la protagonista del libro, camminando tra gli oggetti che si trovano in casa della nonna Elsa, oltre la polvere percepisce l’eco dei ricordi, di storie passate, momenti che sembravano sbiaditi nella memoria; e nel suo armadio scopre un vestito che non aveva mai visto. Quell’abito è di Eeva, una donna dal volto sconosciuto, di cui lei non ha mai sentito parlare, una persona misteriosa.
La nonna, ormai malata, vedendo sua nipote indossare quell’abito, decide che è giunto il momento di raccontare qualcosa che era rimasto taciuto per troppo tempo.
Anna dovrà scoprire, facendo forza su se stessa, l’identità di questa donna, accogliendo lentamente dentro di sé un segreto che contiene una storia d’amore.
“L’armadio dei vestiti dimenticati” di Riikka Pulkkinen è un romanzo che smuove i sentimenti, che svela la complessità dei rapporti familiari attraverso i protagonisti di questo libro forte, intenso, senza cadere nella banalità, senza appesantire il lettore di frasi contorte. Un romanzo che da molti è stato definito un capolavoro frutto della letteratura nordica.