Recensione Libro L’invito

Citazione “Il cervello non sa ricordare bene. Racconta storie. Riempie i vuoti e innesta fantasie tra i ricordi.”
L'invito di Ruth Ware
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Di cosa parla L’invito di Ruth Ware

Raramente mi è capitato di divorare così velocemente un libro di una certa portata come mi è accaduto con L’invito di Ruth Ware. Questa scrittrice inglese, che molto probabilmente si è nutrita a pane e storie di Agatha Christie, riesce a catturare il lettore nelle vicende e a renderlo partecipe come se fosse il vero protagonista.

Inizialmente L’invito si presenta come un comune romanzo, se non si sapesse da prima che ci troviamo davanti a un giallo, non ce lo immagineremmo neppure. Poi, una volta che Ruth Ware ci fa conoscere i vari protagonisti rendendocelo familiari, dà una sterzata alla storia immergendo in un giallo mozzafiato.

Trama del romanzo L’invito

Nora è una scrittrice che un giorno riceve una mail da una sconosciuta che la invita a un addio al nubilato. Si tratta della festa di una sua vecchia conoscenza, Clare, un’amica dei tempi della scuola.

Inizialmente Nora non prende neanche in considerazione la possibilità di andare all’addio al nubilato, ormai sono dieci anni che non sente più Clare dopo quello che è successo, poi però, incoraggiata da un’altra invitata sua amica, decide di partecipare all’evento.

L’addio al nubilato consiste in un week end da trascorre insieme ad altri amici di Clare in una casa sperduta in un bosco. In Nora suona un campanello dall’allarme sin dall’inizio, dall’invito di Clare, e man mano l’ansia in lei aumenta.

Nella casa in cui sono ospiti, iniziano ad accadere cose strane, ma Nora si convince che sia l’effetto dell’alcool e della droga ad alterare i suoi pensieri. Le cose però precipitano quando spuntano fuori vecchi risentimenti.

Clare, infatti, ha voluto che fosse presente anche una vecchia amica al suo addio al nubilato per confessarle di sposarsi con l’ex fidanzato di Nora. I ricordi e i segreti rispuntano nella sua mente facendo aumentare l’ansia, già accresciuta dai colpi di testa di un’invitata.

A far crollare del tutto la situazione è una seduta spiritica in cui qualcuno dall’alto o tra i presenti, scrive la parola Assassino. Il panico si diffonde tra gli invitati spingendoli a compiere un atto che li metterà tutti in cattiva luce.

Il lettore sospetterà di tutti gli invitati, persino di chi non è presente tra loro, grazie al talento di Ruth Ware che riesce a creare i presupposti giusti ne L’invito affinché tutti possano risultare colpevoli.

Commento de L’invito

Questo libro è uno dei migliori del 2015, un giallo che utilizza tanto l’aspetto psicologico per modificare i pensieri dei protagonisti che incidono sull’evolversi della storia.

L’invito, pubblicato dalla casa editrice Corbaccio, è uno di quei libri che gli amanti dei gialli dovrebbero leggere, sicuri di esser coinvolti e sconvolti dalle vicende narrate.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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