Di cosa parla “L’uovo” di Rodolfo Viezzer
“L’uovo” di Rodolfo Viezzer è un libro da accogliere e metabolizzare, perché alla fine della lettura, ci si rende conto che ogni cosa può essere diversa da come ci è apparsa, i pezzi del puzzle hanno vari modi, in questo caso, per ricomporre l’immagine completa.
Laddove esiste il Male c’è bisogno di fare tabula rasa per ricostruire il tutto, perché il Male è riuscito a contaminare ogni cosa, infilandosi in ogni anfratto. C’è bisogno quindi di un Bene che arrivi a inondare tutto.
“L’uovo” comincia dal principio, da dove tutto ebbe inizio, da Adamo ed Eva e dalla loro possibilità di vivere realmente, senza la necessità di fare null’altro.
Poi c’è un salto all’indietro, a 14 anni prima, come se si potesse procedere da un periodo all’altro e dalla Terra a qualsiasi altro luogo lasciando invariate le situazioni.
Leggendo “L’uovo” lo scrittore Rodolfo Viezzer ci mette dinanzi all’origine della vita, alla fine di tutto, ogni cosa si genera e si distrugge, sembra non esserci pace, sembra non esistere un tempo lineare. Il passato, il presente e il futuro diventano un tutt’uno, diventa complesso distinguerli. Ci sono un uomo e una donna che possono guardare oltre, guardarsi alle spalle e percepire il futuro.
Intanto un occhio vigile segue da lontano ciò che avviene alla Terra, qualcosa di inspiegabile accade e gli equilibri cambiano. Cosa sta succedendo? Cosa si può fare? Le persone sono in pericolo? La speranza basterà? E soprattutto le cose vedranno realmente un compiersi diverso o si torna allo stesso punto di partenza?
“L’uovo” di Viezzer è un romanzo originale, in cui il lettore può perdersi e cercare le sue scorciatoie, in cui non esiste realmente una strada da seguire, si può andare ovunque e interpretare a proprio modo.
Per maggiori informazioni visita il sito di Rodolfo Viezzer www.rodolfoviezzer.com