Di cosa parla La bellezza e l’inferno di Roberto Saviano
Il nuovo libro di Roberto Saviano La bellezza e l’inferno racconta alcune storie di vita in cui la forza dell’anima spinge le persone a superare il dolore e le difficoltà. Racconti di persone del nostro tempo, portatori di ideali o, semplicemente, di una sfida personale che, secondo Saviano, vale la pena essere raccontata.
Il libro si apre con alcune riflessioni dello stesso Saviano, sulla sua vita da recluso, da uomo costretto a vivere sotto scorta dal 2006 per aver denunciato, con tanto di nomi e cognomi, le attività illecite dei Casalesi, uno dei clan camorristici più potenti di Napoli.
L’autore ne La bellezza e l’inferno racconta dei continui spostamenti, dell’impossibilità di restare nella stessa casa per un periodo di tempo sufficiente a non sentirla estranea, il desidero di affacciarsi ad un balcone, o aprire una finestra.
Roberto Saviano spiega come la scrittura sia il suo unico tramite con la realtà, con il mondo che lo circonda: racconta con dolore sottomesso il rimpianto per tutti i compleanni non festeggiati, pensando che ce ne sarebbero sempre stati altri da condividere con parenti ed amici.
Ma il suo non è un rimpianto, non è il lamento di chi si pente di aver sferrato un durissimo colpo all’omertà che aiuta la criminalità organizzata. È, al contrario, l’urlo incazzato di chi non riesce a spiegarsi come sia possibile accettare in modo passivo il sopruso del crimine.
Partendo dalla sua storia, in cui il dolore di una vita blindata non offusca la felicità per aver fatto la cosa giusta, Roberto Saviano sposta l’attenzione ad altre vite che hanno lottato contro l’imposizione della violenza.
È il caso di Miriam Makeba, “Mamma Africa”, la donna che con la sua voce diventata famosa in tutto il mondo, ha lottato combattuto l’apartheid in Sud Africa e contro lo sfruttamento del suo continente. È stata cacciata via dalla sua terra, accusata di essere una pericolosa rivoltosa: le hanno tolto la sua terra, ma il potere più grande, quello della sua voce, non sono riusciti a toglierlo.
I suoi dischi hanno girato il mondo, portando le sue idee alle orecchie di tutti, facendola diventare il simbolo di un continente che non si piega, che non ha nessuna intenzione di sottostare alle indecenti leggi dell’uomo bianco. Anche per Miriam Akeba, come per Saviano, la voglia di fare la cosa giusta, ha sommerso in fondo al cuore il dolore per una vita passata in esilio.
C’è poi la storia di Lionel Messi, il campione del Barcellona che, nonostante una grave forma di nanismo, è riuscito a diventare uno dei calciatori più forti al mondo, grazie al suo impegno, alla sua forza di volontà, alla voglia di riscatto che fa passare dall’ ”inferno” alla “bellezza”.
La bellezza e l’inferno raccoglie tante storie con questo comune denominatore, dai ragazzi di Scampia protagonisti del film Gomorra in giro per Cannes, alle opere di De Seta, dalla vita spezzata del giovane cronista Giancarlo Siani alla lotta per il diritto alla morte di sua figlia di Beppino Englaro.
Il libro La bellezza e l’inferno raccoglie una serie di storie ben scritte, dai toni caldi e appassionati, che offrono riflessioni e punti di vista su scelte di vita che, nella routine di tutti i giorni, possono sembrare normali, ma che nascondono una forza d’animo da cui, una volta vista l’intensità, si resta imbarazzati di fronte alla propria immobilità.