Di cosa parla “La congiura dei potenti” di Carlo A. Martigli
Dopo il successo di “999 L’ultimo custode” e “L’eretico” torna il libreria Carlo A. Martigli con “La congiura dei potenti” pubblicato dalla Longanesi.
Questo romanzo di Martigli, che fonde verità storiche alla finzione, mostra il conflitto tra la Chiesa e il Luteranesimo portando alla luce retroscena importanti. Alla base dei rapporti umani c’è il potere economico ed è questo che alla fine risalta da “La congiura dei potenti”.
Il libro è ambientato nel 1521. Lutero viene minacciato e non ha intenzione di ritrattare le sue critiche al cattolicesimo che secondo lui si sporca di decadenza morale. Lutero ha quindi bisogno di un rifugio per sopravvivere e lo trova presso Jacob Fugger, uno degli individui più potenti della Germania di quel periodo.
Fugger è un banchiere che con i suoi interventi finanziari ha aiutato molte persone ad assumere potere, tra cui l’Imperatore e il Papa. L’uomo accetta di ospitarlo perché sa che Lutero può essergli utile per raggiungere il suo obiettivo…
A casa di quest’uomo però giunge anche Paolo de Mola, un personaggio ambiguo che ha un incarico segreto. Intanto gli intrighi sembrano essere alla base del governo, i contadini si ribellano e il potere è racchiuso nelle mani di pochi individui. È arrivato il momento di decidere per la Chiesa, così come per Lutero, se stare dalla parte del popolo o del potere.
Tra le due scelte il potere del denaro sembra avere la meglio. E nonostante lo scorrere del tempo, i cambi di governo e della società, il denaro resta ciò a cui ogni uomo ambisce.
“La congiura dei potenti” di Carlo A. Martigli è un libro che appassionerà gli amanti della storia, quelli che cercano ragioni nascoste nei giochi di potere e non si fermano dinanzi alle apparenze.