Trama romanzo e recensione libro “La disciplina di Penelope” di Gianrico Carofiglio
“La disciplina di Penelope” è un romanzo giallo dello scrittore Gianrico Carofiglio, uno dei giallisti italiani più interessanti.
I lettori del genere lo ricorderanno per l’impareggiabile “Ragionevoli dubbi”, o per il più recente romanzo “La misura del tempo”.
Con “La disciplina di Penelope” Carofiglio ha raccontato una storia di poche pagine, un libro senza fronzoli, in certi casi, a mio avviso asciutto.
Poco coinvolgimento emotivo, poca verve e una protagonista che se fosse stata più approfondita avrebbe suscitato maggiore simpatia.
Recensione libro “La disciplina di Penelope” di Gianrico Carofiglio
Penelope, un ex pubblico ministero che ha dovuto mettere da parte la sua carriera a seguito di un incidente, si trova a dover indagare su un omicidio.
Un uomo misterioso l’avvicina per chiedere di prendere in mano un caso ormai chiuso, in cui lui era indagato per l’omicidio della moglie. Nonostante il procedimento sia stato archiviato scagionandolo, i sospetti su di lui sono rimasti e lui vuole cancellare ogni dubbio a chi ancora lo crede colpevole.
Vuole uscirne completamente pulito, vuole recuperare il rispetto che a perso. Ma soprattutto vuole che la figlia, quando diventerà grande, possa essere certa della verità che lui gli racconterà sulla morte della mamma.
Penelope non vuole accettare il caso, ha mille dubbi, ma poi intenerita dalla storia, attratta dalle ombre di quel caso si fa convincere.
Inizia così la sua indagine privata, che potrebbe non portare alla verità, ma che lentamente la coinvolge profondamente, quasi la riguardasse. È lei che ci racconta la storia, lo fa attraverso la sua voce, mettendo insieme i pezzi di un puzzle complesso. Portando il lettore a immergersi in ricordi, a confrontarci con le sue teorie e gli indizi che vengono a galla.
Sarà lei per prima a nutrire molti dubbi su questo uomo che è stato il principale sospettato per la morte della moglie. Che poi è risultato innocente, ma che adesso vuole andare a fondo per sapere chi ha commesso il reato, in modo da eliminare ogni sospetto che ancora sussiste su di lui.
Commento libro di Gianrico Carofiglio
La protagonista del libro “La disciplina di Penelope” è raccontata con dovizia di particolari, anche se dettagli importanti restano in sospeso. Ma nonostante l’approfondimento, non si crea la giusta sinergia tra lei e il lettore.
Gianrico Carofiglio ci dice di lei che vive una vita non più regolare, condivide spesso il letto con uomini di cui non conosce neppure il nome, fuma e beve tanto. Ci fornisce tanti dettagli della sua vita, ma è come se non ci permettesse di arrivare al cuore di questa donna forte, ma altrettanto fragile.
Il racconto è lineare, semplice, si riesce a seguire facilmente, anche quando ci sono dettagli più tecnici. La scrittura è veloce, a mio avviso troppo poco avvolgente. La trama è ben pensata, così come la protagonista, se fosse stata meno abbozzata e maggiormente empatica.
In questo romanzo non ho trovato la lucentezza e il calore delle storie raccontate sempre con grande trasporto da Gianrico Carofiglio.
Forse ci sarà un seguito, probabilmente Penelope diventerà la protagonista di una serie al pari dell’avvocato Guido Guerrieri, da tutti noi lettori rimpianto.
Speriamo che se ci dovesse essere un secondo libro come seguito abbia maggiore spessore, magari con meno testa e più passione.
Di seguito una frase estratta dal libro, per arricchire questa recensione:
“Disciplinata senza sottomissione: mi piacque molto, mi parve un’intuizione e, forse, un insegnamento. Un modo di essere nel mondo. Una cosa cui non avevo mai pensato prima e una possibile soluzione. Una scelta.”
Quarta di copertina libro “La disciplina di Penelope”
Penelope si sveglia nella casa di uno sconosciuto, dopo l’ennesima notte sprecata. Va via silenziosa e solitaria, attraverso le strade livide dell’autunno milanese. Faceva il pubblico ministero, poi un misterioso incidente ha messo drammaticamente fine alla sua carriera. Un giorno si presenta da lei un uomo che è stato indagato per l’omicidio della moglie.
Il procedimento si è concluso con l’archiviazione ma non ha cancellato i terribili sospetti da cui era sorto. L’uomo le chiede di occuparsi del caso, per recuperare l’onore perduto, per sapere cosa rispondere alla sua bambina quando, diventata grande, chiederà della madre.
Penelope, dopo un iniziale rifiuto, si lascia convincere dall’insistenza di un suo vecchio amico, cronista di nera. Comincia così un’investigazione che si snoda fra vie sconosciute della città e ricordi di una vita che non torna. Con questo romanzo Gianrico Carofiglio ci consegna una figura femminile dai tratti epici. Una donna durissima e fragile, carica di rabbia e di dolente umanità.