Di cosa parla “La donna degli alberi” di Lorenzo Marone
“La donna degli alberi” dello scrittore napoletano Lorenzo Marone è l’ultimo libro pubblicato dalla casa editrice Feltrinelli.
Pubblicato nel 2020 segue i suoi successi precedenti, di cui i lettori avranno sicuramente amato personaggi e storie. Ricordo tra i tanti suoi romanzi “La tentazione di essere felice”, il mio preferito, ma anche “La tristezza ha il sonno leggero”, Un ragazzo normale, “Magari domani resto” e “Tutto sarà perfetto”.
Lorenzo Marone ha la capacità di raccontare storie che racchiudono valori e sentimenti rari. Riesce a commuovere grazie a personaggi straordinari, ma anche a far sorridere di certe stranezze.
Con La donna degli alberi, Marone scrive un libro molto diverso dai precedenti, come se in questa sua ultima opera avesse avuto un’esigenza particolare: raccontare i suoi sentimenti usando metafore.
Questa è forse una mia banale interpretazione del romanzo, pieno di sfaccettature e significati che ognuno potrà decodificare a proprio modo.
Recensione libro “La donna degli alberi”
Protagonista solitaria de “La donna degli alberi” è una giovane che mossa dell’esigenza di allontanarsi da tutto e tutti mette in atto la sua fuga. Lascia la città e i suoi ritmi ingestibili e torna sul Monte, nella baita in cui ha vissuto momenti speciali con il padre.
Ha bisogno di stare da sola con se stessa, con i suoi pensieri e i suoi ricordi, capire chi è e cosa vuole. Il passato si fa largo nella sua mente, ma ancor di più nel suo cuore mentre inizia a vivere un legame forte con la natura che l’accoglie.
Intorno è tutto un crepitio, suoni ovattati dalla neve; la bellezza risplende dovunque i suoi occhi si posino. Quella natura che ai più può sembrare tanto avversa, anche a lei al suo primo approccio, diventa sua amica.
Il silenzio, il rimanere sola, il camminare, il pensare alle cose semplici le riempiono l’anima rendendo speciale quella solitudine ricercata. E poi c’è l’incontro con lo Straniero, che le inonderà il cuore con semplicità.
L’uomo silenzioso è capace di sorprenderla con gesti piccoli ma significativi. Lo Straniero sta sistemando un rifugio per accogliere le persone e pianta alberi per rendere la montagna più forte. Bisogna assecondare la natura, prendersene cura, non contrastarla, non sfruttarla.
Un giorno, però, alla donna accade qualcosa di terribile, ma è proprio nel momento peggiore, quando la paura torna a bussare alla sua porta che capisce di non essere sola.
Ci sono tante persone che si prendono cura di lei, che lo fanno con amore, senza aspettarsi nulla in cambio. Il lettore, nella seconda parte del romanzo La donna degli alberi, conoscerà ogni personaggio, che appare quasi fiabesco e imparerà ad amarli.
Commento libro di Lorenzo Marone
Quest’ultimo libro di Lorenzo Marone è un urlo sussurrato che ci sprona a prenderci cura della natura e dell’ambiente in cui viviamo. Ci fa amare la montagna, anche quando è insidiosa, quando mette paura. Ci pone a confronto con noi stessi e le nostre debolezze.
Con passo leggero, a volte lento e trascinato la donna degli alberi ci immerge in un mondo fatto di ricordi, pensieri, attimi, necessità.
Il libro appare lento in certi passaggi, come se l’autore volesse farci apprezzare i ritmi della montagna, sono pochissimi i dialoghi. Ci troviamo di fronte a una sorta di diario in cui la donna condivide con i lettori i suoi momenti, attimi in cui incontra animali, ammira paesaggi, cammina, si riposa.
La donna che incontriamo durante la lettura è fragile, ma poi diventa coraggiosa, determinata. Sa ascoltare il silenzio, rimanere da sola, ma poi cercare la compagnia ed è capace di condividere, di capire, di amare. Cerca se stessa, ma ritrova anche gli altri.
“La nostalgia ha nutrito la mia sera e mi ha procurato il rimpianto di quello che non c’è più, il desiderio di ciò che era. Il tempo lontano dell’infanzia mi ha inferto la ferita di chi viene tradito, d’un tratto ero di nuovo bambina che ama e non si chiede il perché. È un dolore strano il ricordo, è abbraccio che toglie l’aria, carezza che graffia, è immaginazione senza via di fuga, c’è anche quando sembra non esserci.”
Ho amato sicuramente di più i suoi libri precedenti per la forza delle relazioni, per l’ironia e la capacità di cambiare passo durante la scrittura. Di questo ho apprezzato il volersi guardare dentro e il voler rallentare… forse per riflettere su ciò che ci sta capitando.
Libri da leggere consigliati di Lorenzo Marone di cui puoi leggere le recensioni La tristezza ha il sonno leggero e La tentazione di essere felici.