Trama e commento del libro La donna della cabina numero 10 di Ruth Ware
Dopo l’appassionante L’invito, la scrittrice Ruth Ware è tornata in libreria con un nuovo successo editoriale: La donna della cabina numero 10.
In cima alla classifica del New York Times e con i diritti venduti in 16 paesi, questo nuovo bestseller promette bene. Un thriller psicologico che lascia sospesi nelle prime pagine per poi evolversi in un finale inaspettato.
Trama del libro La donna della cabina numero 10
La donna della cabina numero 10 è al confronto con L’invito meno interessante, ma vi è allo stesso modo del primo un alone di mistero che cattura l’attenzione. Fondendo la normalità con l’inaspettato, Ruth Ware costruisce una storia di pathos intrigante.
Dopo aver subito un furto in casa mentre lei era presente, Lo Blacklock inizia a vivere il suo incubo quotidiano: ha paura, non riesce a dormire bene, sta sempre in allerta aspettando di trovarsi di nuovo di fronte il ladro.
Quando ha l’opportunità di partire per una crociera per lavoro come giornalista di viaggi accetta la proposta sperando che il mare e la lussuosa avventura in mare l’aiuti a dimenticare, ma così non è. Lo assiste a qualcosa di strano a cui nessuno sembra credere: il corpo di una donna, la sua vicina di cabina, viene lanciato in mare dopo che Lo ha sentito rumori sospetti.
Decide di indagare per vederci chiaro, ma nessuno le crede e lei stessa sembra dubitare di ciò che ha visto o creduto di vedere. La donna che doveva trovarsi nella cabina accanto a quella di Lo, infatti, pare non essere mai salita a bordo.
Il sospetto che la sua mente abbia perso la giusta direzione s’insinua non solo nel lettore, ma nella stessa protagonista del libro La donna della cabina numero 10. Il seme della follia sta attecchendo nella sua testa o ha assistito davvero a un omicidio?
Tutti quelli che sono sulla nave diventano sospettati, sempre però se quello che Lo ha visto è accaduto davvero. Potrebbe trattarsi di pura fantasia…
Ciò che il lettore potrà percepire dalla prima all’ultima pagina del thriller psicologico è un senso di oppressione molto viva, mentre l’apprensione della protagonista cresce e diventa la sua ossessione.
Insomma la storia è claustrofobica e Lo non è al sicuro neanche in mezzo al mare, perché il nemico è sempre a un passo da lei, dovunque si trovi. E i sospetti del lettore non troveranno mai conferma, ma anzi faranno cambiare sempre direzione fino a che il libro non si conclude.
La donna della cabina numero 10 di Ruth Ware ha buoni elementi per sorprendere il lettore con i suoi colpi di scena, rallentando solo in alcuni passaggi a causa di dettagli che potevano essere evitati.