Di cosa parla La felicità vuole essere vissuta di Loredana Limone
Dopo il terribile terremoto a Borgo Propizio, amena cittadina, medievale, gli abitanti si impegnano per tornare alla serenità della loro vita precedente.
Nulla sarà come prima ma ricominciare è possibile anche perché il Castelluccio che domina il borgo con la sua imponente mole ha resistito e proprio da qui che i borghigiani traggono la forza per ricostruire.
L’ultimo, tanto atteso, capitolo della saga, ambientata nell’amato Borgo-che-non-c’è, creata da Loredana Limone, ha come titolo La felicità vuole essere vissuta e ci racconta proprio come sotto l’esperta guida del sindaco Felice Rondinella, l’antico borgo risorge a nuova vita e i turisti tornano in massa a visitare il luogo attratti dalle interessanti novità.
La vita del borgo riprende grazie soprattutto all’inaugurazione della nuova scuola elementare e materna intitolata a Maria Montessori, fiore all’occhiello di tutto il distretto scolastico. Il centro si anima con l’apertura o la ristrutturazione di nuovi negozi tra cui “Fatti mandare dalla mamma”, latteria moderna e all’avanguardia; “Amandissima” boutique specializzata in originali vestiti e accessori leopardati; “da Chen” parrucchieria cinese economica e specializzata in tinte particolari; l’edicola di Dora, più bella e più grande di prima, sempre al centro delle novità e dei pettegolezzi.
A questo si aggiunge anche che il Comune offre una shopping card per fidelizzare i visitatori, in vista di un Natale all’insegna di eventi di qualità, e il borgo è in trepida attesa di una troupe cinematografica che deve girare un film con grandi attori sulla figura di Alighiero Cortese, Signore medievale, che ha dato lustro al Borgo.
Il borgo, dove tutti si conoscono e tutti sanno di tutti, è un concentrato di vita e personaggi, ognuno con le sue caratteristiche, le sue fisime, le sue stramberie. Le loro storie si incrociano, si incontrano e si scontrano, dando vita a divertenti equivoci.
Ritroviamo, e ne siamo felici, Mariolina e Marietta, la prima sposata con Ruggero il costruttore, e la seconda con il sindaco Rondinella, Antonia che scrive libri, Amanda, la proprietaria di un negozio alla moda, Dora la giornalaia che ha perso il marito per colpa di Chantal, Gemma che è scappata con Osvaldo, aitante vedovo, Claudia e Belinda, e ancora Saltalamacchia, il maresciallo del paese, Padre Tobia, il parroco stralunato, Belinda la lattaia, Ornella, la P.R., e poi il ferramentista, il netturbino, la cassiera del supermercato, la salumaia, insomma i personaggi-tipo simpaticissimi, creati dalla mente fervida di Loredana Limone.
Commento del libro La felicità vuole essere vissuta
Nel libro La felicità vuole essere vissuta quarto romanzo della saga di Borgo Propizio si conferma un luogo dell’anima dove rifugiarsi e sentirsi a casa, il posto migliore dove vivere.
I Settanta capitoli titolo di La felicità vuole essere vissuta scritti con un ritmo incessante, in uno stile divertente, ci hanno appassionato e coinvolto negli eventi pubblici e privati, nelle gioie e nei dolori, nei segreti e nei misteri di un Borgo metafora di tutti i Borghi italiani.
Recensione scritta da Milena Privitera
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