Di cosa parla “La guerra dei nostri nonni” di Aldo Cazzullo
Aldo Cazzullo, giornalista del Corriere della Sera, in questi ultimi anni ha fatto molto parlare di sé con i suoi libri. Spesso presente nelle trasmissioni che trattano argomenti sociali e politici, Cazzullo esprime la sua opinione basandosi sulle conoscenze che ha messo insieme nel tempo grazie al suo lavoro di giornalista.
Il libro “La guerra dei nostri nonni” pubblicato con la casa editrice Mondadori nel 2014 continua a riscuotere successo dopo gli ampi consensi ricevuti dall’opera “Basta piangere! Storie di un’Italia che non si lamentava”.
Ne “La guerra dei nostri nonni” Cazzullo ci parla della Grande Guerra da un punto di vista diverso, quello degli eroi comuni: i contadini, i nostri nonni.
Ciò che rende speciale questo libro è proprio il taglio che Cazzullo ha voluto dare: raccontare il conflitto parlando delle famiglie che ne vennero coinvolte.
Con la Prima Guerra Mondiale le donne hanno una sorta di rivincita sull’opinione pubblica, poiché dimostrarono di poter svolgere gli stessi lavori degli uomini, partiti per la guerra e in alcuni casi anche meglio. E furono loro un punto di riferimento importante per il nostro Paese.
Aldo Cazzullo ne “La guerra dei nostri nonni” si avvale di diari, lettere e testimonianze che fanno entrare nel vivo della Storia e sentire l’urlo del dolore che chi ha vissuto in quegli anni ha provato, una sofferenza inimmaginabile, che ci ha visti uniti e vincitori come popolo.
Ma nel libro Cazzullo va oltre le vicende di cui vi abbiamo parlato, poiché dà anche una lettura di quello spaccato di vita che vide politici, intellettuali e potenti macchiarsi di una grande responsabilità, che portò al massacro i nostri nonni e la nostra Nazione.