Di cosa parla il romanzo “La leggenda degli Ottonari” di NotoN KosoK
“La leggenda degli Ottonari” è un libro dal linguaggio forbito, dal ritmo serrato e con un’ottima componente di mistero che aleggia su tutte le pagine del romanzo.
Lo scrittore NotoN KosoK ha costruito una storia imprevedibile, che se conduce su una pista il lettore, dopo un attimo lo spiazzerà.
Quello di KosoK è un thriller che mescola le carte con riferimenti alla matematica come chiavi di lettura. Durante lo scorrere delle pagina viene da chiedersi se ciò che abbiamo letto è realmente accaduto o se sia pura invenzione di uno scrittore dalla fervida immaginazione.
Trama libro “La leggenda degli Ottonari” di NotoN KosoK
Nella cella 321 dell’istituto di pena di Torino è accaduto qualcosa di grave, nella stanza entrano ed escono poliziotti. Il direttore Guidi compila i moduli del decesso di un uomo e pur non avendo letto il referto del medico conosce già il contenuto. Sì, perché sembra che in carcere si muoia per infarto, come se non ci fossero altri modi per lasciare la terra.
Lo Stato non può permettersi di ammettere di non essere presente nelle carceri, sarebbe come dover dire che, ritenendosi debole, rinuncia a punire i misfatti che avvengono all’interno di quelle mura.
Per una volta però il direttore vuole andare a fondo. La sera prima che l’ingegnere morisse nella cella 321, aveva avuto un colloquio con lui. L’ingegnere Fabbri si era presentato come una persona distinta, colta e aveva professato la sua innocenza. Inoltre, non era affetto da patologie.
Il direttore inizia così ad andare più a fondo, vuole che ci siano degli accertamenti, pone domande, si aggrappa ai suoi dubbi e cerca le risposte che possano condurlo alla verità.
Quando John scopre che il padre è morto, sa di aver perso il suo punto di riferimento e tutte le sue certezze. Intanto il mistero intorno alla morte dell’ingegnere si infittisce. Il direttore del penitenziario subisce un incidente e muore sul colpo. Ma si è trattato davvero di incidente o il direttore è stato ucciso intenzionalmente per nascondere qualcosa? La sua morte rimarrà l’ennesimo caso irrisolto?
Bisogna andare in profondità per scoprire la verità, imparare a conoscere meglio se stessi e chi si ha davanti. Capire che nessuno è immacolato, ognuno ha segreti e che intorno a noi avvengono cose inimmaginabili.
John lo capirà sulla propria pelle, e comprenderà anche che l’uomo può avere contatti con l’universo e ciò che va oltre… intuirà che la matematica può spiegare ogni cosa. C’è un mondo sommerso, ci sono segreti e intrighi internazionali che quando portati a galla sorprenderanno.
“L’otto esprime e concentra gnostica e paragnostica, il conosciuto e lo sconosciuto, il finito e l’infinito, lo scibile e il non ancora scibile; l’otto costituirebbe la rappresentazione matematica di tutte le leggi che governano l’universo. Gli Ottonari realizzano l’incarnazione umana della regola dell’otto nella società, cercando di esserne strumento di conservazione, oltre che di trasfigurazione verso il nuovo, in una sequenza infinita che vede i lustri succedersi da millenni.”
Commento libro
NotoN KosoK ha scritto un libro intrigante, in cui ci sono molti imprevisti che creano un pathos crescente.
La storia è complessa, ma la trama è lineare, scorre velocemente in brevi capitoli che rendono bene l’idea di come si muovono i personaggi sulla scena e ciò che è nella testa e nel cuore dei protagonisti.
“La leggenda degli Ottonari” è davvero un bel libro, in cui i giochi di potere, i tradimenti, le lotte per la supremazia e il mistero si fondono in una storia coinvolgente.