Trama, recensione e commento libro “La misura del tempo” di Gianrico Carofiglio
“La misura del tempo” dello scrittore Gianrico Carofiglio, pubblicato dalla casa editrice Einaudi, segna un piacevole ritorno dell’avvocato Guido Guerrieri.
I lettori lo aspettavano da tanto e avevano perso le speranze, ma con questo libro Gianrico Carofiglio ha riconquistato punti dopo aver deluso per anni i suoi fan.
“La misura del tempo” è candidato al Premio Strega 2020. Incrociamo le dita per lui.
Recensione libro “La misura del tempo” di Gianrico Carofiglio
Entra come uno tsunami nello studio di Guido Guerrieri Lorenza, una donna che viene dal passato. Si trova nello studio del famoso avvocato Guerrieri per chiederle di occuparsi del figlio finito in carcere per omicidio. Sembra sia colpevole, la mamma crede di no, tutti gli altri sono certi che non sia innocente.
L’avvocato che ha seguito in precedenza il ragazzo è uno bravo, che tutti conoscono, ma forse a causa della malattia ha seguito il caso con poca convinzione. Forse è responsabile persino della sua condanna.
Guido Guerrieri è chiamato in causa dalla sua vecchia amica. Si trova però dinanzi a lui una donna diversa da quella che aveva conosciuto in gioventù, quando si erano frequentati e lei era inebriante, affascinante, ingestibile. Era una ragazza piena di virtù, che amava la libertà e non aveva molta cura degli altri, anche in amore. Ma era difficile starle lontano.
Adesso Lorenza è una donna comune, i cui contorni si sono sbiaditi, senza verve. Ed è lì dinanzi a lui per chiedergli aiuto. Nonostante la perplessità di Guido Guerrieri, non si tira indietro; il caso è complicato, già perso in partenza, ma c’è qualcosa che lo coinvolge.
E inizia la sua piccola sfida tra cavilli giudiziari, ricerche spasmodiche di soluzioni possibili e un viaggio a ritrovo nel tempo.
Tanti ricordi vengono a galla mostrando un ragazzo diverso dall’uomo che è diventato, più sicuro di sé, una forza della natura sul lavoro, ma ancora un po’ fragile nella vita privata.
Commento libro di Gianrico Carofiglio
“La misura del tempo” è un libro avvolgente, che racconta di un caso complesso ma con un linguaggio adatto al lettore meno avvezzo all’argomento. Una trama come sempre ben pensata e raccontata, intrecciata con maestria da un autore che non sbaglia mai.
Al suo sesto libro, “La misura del tempo” è l’ennesima prova di Gianrico Carofiglio delle sue innate capacità narrative, soprattutto quando si tratta di risolvere un caso a livello legale.
Libri consigliati di Gianrico Carofiglio: “La regola dell’equilibrio”, “Né qui né altrove“, “Le perfezioni provvisorie”.
Quarta di copertina del libro “La misura del tempo”
Tanti anni prima Lorenza era una ragazza bella e insopportabile, dal fascino abbagliante. La donna che un pomeriggio di fine inverno Guido Guerrieri si trova di fronte nello studio non le assomiglia. Non ha nulla della lucentezza di allora, è diventata una donna opaca. Gli anni hanno infierito su di lei e, come se non bastasse, il figlio Iacopo è in carcere per omicidio volontario.
Guido è tutt’altro che convinto, ma accetta lo stesso il caso; forse anche per rendere un malinconico omaggio ai fantasmi, ai privilegi perduti della giovinezza. Comincia così, quasi controvoglia, una sfida processuale ricca di colpi di scena, un appassionante viaggio nei meandri della giustizia, insidiosi e a volte letali. Una scrittura inesorabile e piena di compassione, in equilibrio fra il racconto giudiziario – distillato purissimo della vicenda umana – e le note dolenti del tempo che trascorre e si consuma.
Leggi la recensione dell’ultimo libro di Gianrico Carofiglio: “La disciplina di Penelope” pubblicato nel 2021 da Mondadori.