Di cosa parla “La nave di Teseo di V. M. Straka” di J. J. Abrams e Doug Dorst
Mi attirerò non poche critiche da parte di chi non leggerà fino in fondo questo articolo su “La nave di Teseo di V. M. Straka”, libro ideato dal regista J. J. Abrams e scritto Doug Dorst. Se il romanzo in sé è un oggetto da possedere in quanto oggettivamente bello, più di un semplice libro, dall’altra andando avanti nella lettura sono diventata un po’ scettica per le storie che narra.
Ho acquistato questo libro dopo averne sentito parlare e aver letto commenti entusiastici su quest’idea geniale e poco utilizzata nell’editoria.
“La nave di Teseo di V. M. Straka” è in effetti un libro pieno di sorprese, che ricambia il prezzo esorbitante con una qualità molto alta. I 35 euro del romanzo vengono ripagati degnamente dalla carta utilizzata e tutti i “gadget” che troviamo al suo interno: cartoline, fogli, riproduzioni di giornali, fotografie e bigliettini.
Da questo punto di vista il libro è perfetto, sopra ogni aspettativa, ed è forse per questo che il romanzo continua a vendersi molto nonostante sia uscito nel 2014 ed è per lo stesso motivo che potete leggere i commenti in giro su internet dei lettori che dicono che “La nave di Teseo di V. M. Straka” è un libro da tenere in casa come qualcosa di prezioso.
Dopo aver decantato le qualità del libro in sé, pubblicato con grande cura da parte della casa editrice Rizzoli, passiamo alla trama.
Il libro dà subito la sensazione di contenere un grande mistero al suo interno. Si viene immediatamente accolti da vari colori al margine del libro, che sono i commenti di due ragazzi che si scambiano il libro e i loro pareri sulla storia e sul mistero che aleggia intorno all’autore. Inoltre i due si raccontano scoprendo di avere molto in comune.
Lei è una bibliotecaria che incuriosita da un libro lasciato fuori posto, vuole vederci chiaro e lo inizia a sfogliare, scoprendo che non solo la storia contenuta in quel romanzo è interessante, ma che ci sono degli appunti a margine scritti da un ragazzo.
A quel punto lei si farà prendere dalla vicenda e decide di lasciare a sua volta dei commenti sul libro. Da qui nasce il dialogo tra loro due. Non parleranno soltanto di questo nuovo romanzo di Straka, “La nave di Teseo”, ma si scopriranno sempre maggiormente interessati a sapere qualcosa in più dell’altro.
Tutto dovrebbe girare intorno a questo discusso autore, V. M. Straka, di cui si sa molto poco, solo che è un rivoluzionario che non ha lasciato traccia di sé se non attraverso le storie che ha scritto e le varie teorie che gli altri hanno inventato su di lui.
“La nave di Teseo di V. M. Straka” quindi porta avanti più storie, quelle dei due ragazzi, quella dello scrittore, di cui bisogna capire attraverso il romanzo qualcosa in più, quella del traduttore che con la sua prefazione e le sue note sembra avere molto da dire, ma sempre nascondendo segreti, e quella della trama del libro di Straka.
Insomma, l’idea di J. J. Abrams è pazzesca, ma con procedere del romanzo si hanno non poche difficoltà nel tenere a mente nomi, situazioni, congetture e tutto ciò che ruota intorno alle varie storie. I colori ai margini poi creano difficoltà, poiché non sempre si riesce a capire a cosa facciano seguito, se bisogna leggere prima i commenti o prima il romanzo, o come intrecciare i due.
E poi non è facile interpretare il pensiero dei due ragazzi che si parlano attraverso il libro. Forse questo rapporto epistolare è quello che a volte fa cadere l’interesse del lettore verso il libro, invece di tenerlo viva, essendo portato un po’ troppo per le lunghe.
Tutto questo lungo commento fatto al romanzo nulla toglie al grande progetto pensato e realizzato dal regista, tra le altre cose di Lost, J. J. Abrams e scritto dal romanziere Doug Dorst. Ce ne fossero di lavori così ben curati nell’editoria italiana, il lettore sarebbe molto più attratto dalla lettura e dall’acquisto dei libri. Va dato sicuramente un dieci alla realizzazione di quest’idea.
Un consiglio: se avete intenzione di leggere “La nave di Teseo di V. M. Straka” non acquistate l’ebook, ma preferite il cartaceo, anche se il costo è un po’ alto, altrimenti vi perderete la sensazione unica di sfogliare un libro che coinvolge tutti i sensi.